Fake news e disinformazione sono oggi all’ordine del giorno, “grazie” a quella democraticità del web che permette a chiunque di esprimere le proprie idee. Ma da grandi poteri derivano grandi responsabilità: infatti se da un lato Internet diventa uno strumento dalla potenza incredibile, dall’altro nasconde non poche insidie, poiché tra le schiere di utenti, che ogni giorno digitano i proprio pensieri, a distinguersi ci sono anche i NoVax. Queste figure sostengono l’idea secondo cui i vaccini siano un’arma per ridurre la popolazione mondiale. E a supporto di tale tesi, si appropriano di esempi totalmente fuori contesto rispetto alla questione dei vaccini, per farne il loro dictat. Oggi che i vaccini anti Covid19 sono all’ordine del giorno, queste credenze stanno dilagando, stravolgendo episodi come il malore di Eriksen, o la più recente morte di Raffaella Carrà.
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Le idee NoVax però non hanno fondamento scientifico: considerando per esempio il caso di Eriksen, i NoVax hanno subito associato il suo malore al vaccino anti Covid19, che in realtà il calciatore non aveva mai fatto. Il problema maggiore è l’incontrollabile risonanza e rapidità di diffusione di queste notizie, quindi è stato necessario un grande impegno da parte di tutti i ranghi del mondo calcistico, per smentire la fake news. Adesso il problema si ripropone ai danni di Raffaella Carrà.
Foto: IPA Agency
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In seguito al triste annuncio della morte della showgirl, sono apparsi sul web alcuni commenti, che hanno iniziato a instillare il dubbio di un possibile legame tra la vaccinazione e il decesso della Carrà. Da semplice ipotesi – senza fondamento alcuno – la notizia è presto diventata virale. La morte di Raffaella è infatti stata una sorpresa per tutti, ma questo non è legato al fatto che sia stata improvvisa e senza motivazioni, quanto per il fatto che la showgirl non aveva mai reso pubblica la sua malattia. La showgirl aveva deciso di tenere privata la sua sofferenza come “gesto d’amore verso il suo pubblico e verso coloro che ne hanno condiviso l’affetto, affinché il suo personale calvario non avesse a turbare il luminoso ricordo di lei“.
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I NoVax però hanno subito fiutato l’occasione e hanno dato inizio a quella che si è presto trasformata in una grande bufala; facendo forza anche sulla posizione che Raffaella aveva preso nei confronti dei vaccini anti Covid19, nel dicembre 2020, quando aveva dichiarato: “Quando toccherà a me lo farò sicuramente perché ho visto troppe persone, anche qualche amico, che ha sofferto tantissimo per combattere il Coronavirus. Allora non è meglio farsi il vaccino? Hai la libertà di uscire, di viaggiare, di rivivere praticamente”. A queste dichiarazioni infatti la showgirl non aveva fatto seguire alcuna fotografia o prova che ritraesse il momento in cui riceveva il vaccino. Quindi, secondo i NoVax proprio per la mancanza di prove, si trattava del perfetto esempio che confermerebbe la teoria: “se muori è colpa del vaccino, se non muori allora è una messinscena“.
Foto: Ufficio Stampa
