x

x

Rai, addio

Amadeus alla prova del Nove: è solo l’inizio di una diaspora verso la libertà

La Rai si prepara a perdere il re Mida Amadeus, rimanendo in balia di un inevitabile deriva burocratica e politicizzante

di Sara Radegonda | 12 Aprile 2024
Amadeus, Sanremo 2023 - Foto: Comi / Terenghi / IPA

Respira questa libertà cantava Jovanotti. E il celebre brano potrebbe essere la colonna sonora perfetta per accompagnare l’addio di Amadeus alla Rai. Dopo mesi di indiscrezioni – iniziate a partire dalla conclusione dell’ultimo Festival di Sanremo come direttore artistico -, il conduttore è ormai a un passo dall’annuncio ufficiale: non solo lascerà l’emittente di Stato, ma migrerà anche lui (Fazio fu apripista) verso il Nove.

Viva Rai2! Fiorello su Amadeus: “Presto una dichiarazione Rai, non è facile comunicarlo…”

Amadeus saluta la Rai. La libertà ha un prezzo che solo il Nove può pagare

Nonostante manchi ancora l’ufficialità – ma Fiorello ha svelato che la Rai è al lavoro sulla stesura di un comunicato ufficiale -, ormai il futuro lavorativo dell’ei fu re Mida della tv di Stato è delineato. Chi lo avrebbe mai detto che un giorno avremmo visto Affari tuoi senza Amadeus? Eppure, di fronte a una Rai alla deriva – preda di correnti politicizzanti e incagliata nella burocrazia -, tutto ciò era effettivamente inevitabile. Soprattuto dopo che alla richiesta di una maggiore libertà artistica – rivendicazione dei successi portati fino a quel momento -, Amadeus si è sentito rispondere con un secco “no”; motivo che lo avrebbe spinto verso le accoglienti braccia di Discovery, che gli ha intelligentemente promesso la direzione artistica dell’intero reparto di intrattenimento.

Infatti secondo quanto riportato da Il Corriere della Sera, la decisione del conduttore sarebbe da imputare ad un malcontento sempre più crescente per l’atteggiamento della rete nei suoi confronti, dopo che lui soltanto era riuscito nell’ingrata impresa di risollevare le sorti di una tv di Stato alle prese con un drammatico naufragio (iniziato proprio con la dipartita di Fabio Fazio).

Di fatto la decisione di Amadeus sarebbe arriva dopo pesanti pressioni subite e mancate libertà concesse: già durante il Festival di Sanremo 2024 aveva infatti subito forti pressioni per inserire nel cast figure vicine alla politica, poi rifiutate con veemenza; a cui si sarebbe aggiunta la richiesta della rete di “un pranzo di cortesia” con Pino Insegno, come riportato da Il Corriere, per una sorta di legittimazione dal re dei conduttori nel confronti di colui che, oggi, è soltanto il buffone di corte.

Fiorello a Discovery? La risposta ironica dello showman non esclude un inaspettato cambiamento

Fiorello andrà al Nove? L’addio di Amadeus sarebbe solo l’inizio del sacco di Rai

Tuttavia, considerando l’evidente progetto di Discovery che mira a diventare la prima rete generalista del Paese, ci sono le ragioni per pensare che l’addio di Amadeus sia solo l’inizio di una diaspora di volti, pronti a lasciare la Rai verso lidi più liberi. Infatti il prossimo nome nella lista è quello di Fiorello che, nonostante le continue smentite – l’ultima a Viva Rai2 in cui ha detto “io non mi muovo insieme ad Amadeus, resto qui” -, potrebbe cedere al corteggiamento di Discovery, ammesso che non lo abbia già fatto. Mentre la curiosità sugli esiti di questo futuro assetto televisivo impazza, la deadline per Amadeus è fissata per l’inizio della settimana, anche se l’ultimo incontro – in cui Rossi dovrebbe fare un rilancio economico importante – pare essere oramai solo un pro forma.