“Nello spettacolo l’amore non esiste, è tutto un piano editoriale”: dal vangelo secondo Fabrizio Corona
Fabrizio Corona, ospite a "Belve", ha raccontato senza filtri e sovrastrutture le proprie verità toccando anche, con brutale crudeltà, il racconto dei suoi amori studiati a tavolino. Un racconto che fa sorgere un dubbio: nello spettacolo c'è posto per l'amore vero? Spoiler: no.
Il gossip fonda la propria essenza nella tendenza spasmodica e naturale a spiare dal buco della serratura. E oggi con i social, in cui influencer e star dello jet set mostrano quotidianamente le proprie vite, tale voglia sembra essersi non tanto affievolita quanto amplificata. Esattamente come è cresciuta la pretesa del pubblico di sapere la verità, cosa c’è davvero dietro ad ogni eventuale smentita o rumorosa dichiarazione. Una pretesa di verità, quella nei confronti del mondo del gossip, che pare essere totalmente ossimorica: se da un lato il gossip promette di svelare scabrosi segreti, dall’altro costruisce e alimenta se stesso di storytelling filtrati e sovrastrutturati in un’oscillazione perpetua sul filo del rasoio di un mondo che sembra non conoscere verità. In mancanza di verità però c’è spazio per l’autenticità dei sentimenti? A tale amletico quesito ha voluto rispondere, con brutale lucidità, l’ex re dei paparazzi, colui che “ha fatto dell’ipocrisia altrui il proprio business”, Fabrizio Corona.
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Fabrizio Corona Belve e la sua verità sui sentimenti: “Gli amori sono progetti”
Ospite a Belve, Fabrizio Corona ha ripercorso anche gli amori del passato – da Belen a Nina Moric -, categorizzandoli con calcolata fredda come “falsi”, tutto frutto di un piano studiato a tavolino che aveva l’unico obiettivo di alimentare la propria ambizione alla fama. “Ho sempre avuto una compagna mediatica e se non la avevo creavo uno scoop finto. Gli amori sono progetti: più Belen e Nina diventavano famose più le amavo, ma ora so che non era vero amore” ha esordito l’ex re dei paparazzi “Nel momento in cui vivi una relazione raccontata quotidianamente ai tempi da quotidiani, tv, giornali radio e oggi dai social, tu la sporchi e non vivi più la relazione reale ma vivi quella cosa lì. La stessa cosa che fanno tutti quelli – non posso fare nomi – che non si amano, che fanno la stessa cosa che faccio io con la sola differenza che io lo dico, loro no”. Dichiarazioni che non lasciano spazio ad obiezioni, ma che conducono il pensiero all’interrogativo sull’autenticità dei grandi relazioni mediatiche che oggi monopolizzano la conversazione: dai Ferragnez alla neo coppia formata da Kylie Jenner e Timothée Chalamet.
Foto: Frezza La Fata / IPA
Dal vangelo secondo Fabrizio Corona, egocentrico patologico con il complesso di dio – ma che come tale non teme l’urto della verità -, il mondo dello spettacolo si autoproclama “macchina”, presupponendo un calcolo, una programmazione e uno studio, in cui non c’è spazio per la verità dei sentimenti. Dunque in un mondo alimentato non tanto dalla verità – pretesa dal pubblico, ma mai veramente desiderata – bensì dalla banale curiosità, i sentimenti diventano solo un mezzo, uno strumento per innescare e alimentare l’anima del pettegolezzo. Alla luce di tali considerazioni, la domanda quindi cambia: è possibile una romantica eccezione? O alla macchina non c’è scampo?