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Carlo Verdone: “Le polemiche sono inutili. Chiediamoci cosa manca al cinema italiano”

Nel corso della presentazione della seconda stagione della serie tv Vita da Carlo, Carlo Verdone ha dedicato una lunga riflessione al cinema italiano e alle sue evidenti difficoltà a cui è necessario far fronte il prima possibile

di Redazione di Rumors.it | 14 Settembre 2023
Carlo Verdone, Blu Carpet Paramount Plus Italia - Foto: Ufficio stampa Paramount Plus Italia

Non c’è spazio per la rabbia, ma più di tutto per la delusione frutto dell’amore smisurato per il cinema. Ieri nella Casa del Cinema di Roma Carlo Verdone ha presentato la seconda stagione di Vita da Carlo, la serie tv che racconta la sua vita tra autobiografia e momenti romanzati in uscita il 15 settembre su Paramount+. Una nuova avventura seriale che però sembra far rimpiangere a Verdone, soprattutto per i faticosi ritmi di produzione, il suo tanto amato cinema italiano che oggi si trova però a dover far fronte ad evidenti difficoltà. Schiacciato sotto il peso delle grandi produzioni americane, campionesse di incassi (come Barbie e Oppenheimer), il cinema italiano è imprigionato nelle sabbie mobili di un limbo stantio, da cui fa fatica ad emergere, e poco valorizzato anche dagli stessi concittadini.

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Carlo Verdone contro Favino: “Polemiche marginali. Il regista è l’autore del film e come tale decide lui”

Una situazione di crisi che è emersa in modo evidente in seguito alle dichiarazioni di Pierfrancesco Favino durante il Festival del Cinema di Venezia 2023 dove, riferendosi all’interpretazione di Adam Driver nei panni di Enzo Ferrari, e al meccanismo scorretto che porta gli attori americani ad interpretare personaggi italiani. Dichiarazioni riprese anche da Carlo Verdone che ha però sottolineato: “Siamo sempre lì, a Barbie che come sono entrato ne sono uscito, poi c’è Oppenheimer. Le sale tirano avanti con qualche filmone americano. Non cambia nulla. C’è qualche film italiano che tenta qualcosa in più però più di tanto non ce la fa. Interroghiamoci su questo. Attori americani che interpretano personaggi italiani? Sono polemiche che lasciano il tempo che trovano” ha dichiarato Verdone durante la conferenza stampa per poi supportare il punto di vista di Sofia Coppola: “Lei ha detto bene: il regista è l’autore del film ed è lui a scegliere gli attori”.

Aurelio De Laurentis cinema italiano: “La verità è che i film italiano sono brutti”

Carlo Verdone ha poi condiviso una riflessione in merito allo stato dell’arte del cinema italiano e ai motivi della sua attuale crisi: “Chiediamoci cosa manca al nostro cinema. Mi spiace, io sono nato col cinema. Ma la mia carriera l’ho fatta”. Dichiarazioni a cui sono seguite quelle dure e disincantate del produttore Aurelio De Laurentis: “Sapete che c’è? I film italiani sono brutti, non sono scritti bene. Oppenheimer lo rivedi tre volte, quale film italiano rivedi tre volte? Ai David ho sentito affermazioni vecchie, stantìe: il cinema non deve tenere conto delle esigenze della platea. Io ne ho sempre avuto rispetto. Poi abbiamo avuto le distorsioni dei critici, perfino al signor Hitchcock non veniva perdonato il tipo di cinema che faceva. In tanti criticarono Vittorio De Sica che ha vinto quattro Oscar, ma giocava ai Casinò, aveva bisogno di soldi e doveva stare sempre sul set. Noi siamo distruttori, non abbiamo il culto del nostro cinema e non difendiamo i nostri autori”.