Michela Murgia è morta: la scrittrice e attivista aveva 51 anni
Si è spenta all'età di 51 anni la scrittrice e attivista Michela Murgia, affetta da un carcinoma renale al quarto stadio
Addio a Michela Murgia. La scrittrice, blogger, drammaturga, critica letteraria e opinionista, è morta oggi all’età di 51 anni dopo aver combattuto contro il tumore, un carcinoma renale al quarto stadio. Murgia aveva raccontato della sua malattia lo scorso maggio al Corriere della Sera rivelando che le restavano pochi mesi di vita. La scrittrice però non si è lasciata abbattere dalla diagnosi, sfruttando anche gli ultimi attimi che le restavano per sensibilizzare sui temi a lei cari, come l’accettazione della famiglia queer di cui lei stessa faceva parte.
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Michela Murgia è morta: la carriera, l’attivismo e la vita privata
Nata a Cabras, in Sardegna, il 3 giugno del 1972, Michela Murgia ha frequentato l’istituto tecnico commerciale per poi dedicarsi agli studi teologici presso l’istituto di Scienze Religiose della Diocesi di Oristano. Prima di intraprendere la carriera di scrittrice, Murgia è stata animatrice dell’Azione Cattolica, ha insegnato religione nelle scuole per sei anni, ha fatto la venditrice di multiproprietà, l’operatrice fiscale, la dirigente amministrativa in una centrale termoelettrica e anche la portiera notturna. Poi il debutto come scrittrice e la produzione di romanzi di successo tra cui Accabadora, Viaggio in Sardegna. Undici percorsi nell’isola che non si vede, Ave Mary. E la chiesa inventò la donna, L’ho uccisa perché l’amavo (falso!).
Foto: Instagram @michelamurgia
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Nel 2007 Michela ha fatto il suo ingresso in politica sostenendo la candidatura di Mario Adinolfi alle elezioni primarie del Partito Democratico. Nel settembre 2010 ha dichiarato in un’intervista al Corriere della Sera di “auspicare l’indipendenza della Sardegna” alle cui elezioni regionali sarde del 2014 è arrivata terza con il 10% circa delle preferenze senza quindi ottenere il seggio nel consiglio regionale. Di recente aveva pubblicamente criticato le posizioni politiche della premier Giorgia Meloni, sostenendo che non basta essere una donna per poter essere femminista.
Per quanto riguarda la vita privata, la scrittrice è stata sposata per quattro anni, dal 2010 al 2014, con Manuel Persico, informatico bergamasco di dodici anni più giovane. A luglio 2023 ha invece sposato in seconde nozze Lorenzo Terenzi, un passo che i due si sono trovati “costretti” a compiere dato il peggioramento delle condizioni di salute della scrittrice. “Lo abbiamo fatto controvoglia: se avessimo avuto un altro modo per garantirci i diritti a vicenda non saremmo mai ricorsi a uno strumento così patriarcale e limitato, che ci costringe a ridurre alla rappresentazione della coppia un’esperienza molto più ricca e forte, dove il numero 2 è il contrario di quello che siamo”, aveva scritto sui social. Per poi aggiungere: “Niente auguri, quindi, perché il rito che avremmo voluto ancora non esiste. Ma esisterà e vogliamo contribuire a farlo nascere. Tra qualche giorno nel giardino della casa ancora in trasloco daremo vita alla nostra idea di celebrazione della famiglia queer”.
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Michela Murgia malattia: come l’ha affrontata
A maggio, nel corso di un’intervista con Aldo Cazzullo del Corriere della Sera, Murgia aveva dichiarato: “Mi sto curando con un’immunoterapia a base di biofarmaci. Non attacca la malattia; stimola la risposta del sistema immunitario. L’obiettivo non è sradicare il male, è tardi, ma guadagnare tempo. Mesi, forse molti”. E in questi mesi la scrittrice ha condiviso sui social la propria malattia, dal taglio dei capelli agli aggiornamenti sulla sua vita privata e sulle sue condizioni fisiche. Lo ha fatto senza nascondersi, attraverso qualche scatto e tante parole, quelle che per tutta la vita ha usato con cura.