Ornella Muti tuona: “Giù le mani dall’orsa. Non bisogna punirla per aver fatto l’animale”
L'attrice Ornella Muti, in occasione di un'intervista rilasciata ad AdnKronos, si è espressa riguardo la cattura dell'orsa che sta dividendo il Paese
“Ci sono tante organizzazioni che possono mettere questo animale in un posto sicuro, abbatterlo sarebbe veramente folle!”. Si è espressa così l’attrice, Ornella Muti, durante un’intervista per AdnKronos. Negli ultimi giorni la questione sulla cattura di mamma orsa sta infatti sollevando tantissime polemiche in Italia. Non tutti sono d’accordo con l’abbattimento dell’animale. Per questo motivo, diversi personaggi famosi, si stanno facendo sentire la propria voce per evitare che questo accada.
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Ornella Muti oggi: le dichiarazioni sull’orsa
Non si tratta certo della prima occasione in cui Ornella Muti si esprime per cause sociali. I suoi fan sono infatti abituati a vederla attivamente battersi per cause che le stanno a cuore. In questa occasione l’attrice ha lanciato un appello al presidente della provincia autonoma di Trento, chiedendo di lasciare l’orsa catturata in pace. “Abbiamo voluto ripopolare di orsi il Trentino perché servono ma lo abbiamo fatto a una quota troppo bassa ed è normale che possano avvicinarsi alle città. Trovo assurdo che un animale venga ucciso solo perché ha fatto l’animale” ha dichiarato. Ornella ha inoltre partecipato insieme alla figlia Naike Rivelli alla manifestazione tenutasi a Roma indetta dalle associazioni animaliste contro la caccia dal nome “Gli animali selvatici non si toccano“.
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Ornella Muti orsa: facciamo luce sulla questione
L’orsa a cui si riferisce Ornella Muti era ricercata da giorni a causa dell’uccisione del giovane runner di 26 anni nei boschi del Monte Peller. È stata identificata grazie alle analisi genetiche che hanno rivelato che l’orsa aveva aggredito già due escursionisti nel giugno 2020. Si tratta di una orsa mamma con tre cuccioli, che ora sono stati lasciati liberi. L’orsa è stata trasferita nel centro faunistico del Casteller, in attesa della futura decisione del Tar, fissata per l’11 maggio.