Riparte Cucine da Incubo, Cannavacciuolo: “Quest’anno abbiamo alzato l’asticella”
Antonino Cannavacciuolo riparte con la nuova stagione di "Cucine da Incubo", in onda da domenica 2 aprile su Sky Uno e in streaming su NOW
Ripartono le missioni impossibili dello Chef Antonino Cannavacciuolo, al timone della nona edizione di Cucine da Incubo, in onda in esclusiva su Sky Uno e in streaming solo su NOW da domenica 2 aprile. Ancora una volta Cannavacciuolo metterà a disposizione la sua grande esperienza da Chef stellato e imprenditore di successo per salvare alcuni ristoranti sull’orlo del fallimento. Non mancherà il “lato umano” del programma, messo in luce dalle storie di vita delle famiglie che spesso rappresentano un vero e proprio spunto di riflessione, proprio come ha dichiarato lo Chef durante la presentazione stampa.
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Antonino Cannavacciuolo Cucine da Incubo: “Ci saranno momenti molto emozionanti”
Cannavacciuolo ha così raccontato la nuova stagione di Cucine da incubo: “Quest’anno abbiamo fatto un lavoro ancora più mirato sulla struttura dei ristoranti e abbiamo alzato un po’ l’asticella sui piatti. Ho visto grande fiducia nei ristoratori e grande voglia di fare bene. Ci saranno momenti molto toccanti, si entrerà spesso nel personale, perché per una ripartenza pulita bisogna dirsi in faccia quello che non ci si è detto per molti anni”. Una puntata che lo ha commosso particolarmente? Quella girata a Novara: “Devo dire che mi ha fatto molto riflettere perché ho pensato alla mia famiglia e ai miei figli che hanno un papà molto devoto al lavoro che ha poco tempo per loro”.
Foto: Ufficio stampa Sky
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Lo Chef ha poi colto l’occasione per sottolineare, ancora una volta, la complessità del suo mestiere, spesso sminuita e sottovalutata: “Il lavoro delle chef è un lavoro difficile che ha bisogno di professionisti e molte persone questo lo prendono sotto gamba. Buttarsi in cucina solo perché si è bravi a fare una scaloppina e pensare poi di avere un ristorante di successo è quello che mi fa arrabbiare di più”. E, come spesso ha dichiarato, il giudizio dei commensali è quello che conta: “I complimenti dei clienti alla fine di un servizio sono la benzina che fa funzionare il motore“.
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Antonio Cannavacciuolo intervista: “Ecco cos’ho sacrificato per il successo…”
Cannavacciuolo ha voluto poi specificare: “I messaggi che manda Cucine da Incubo sono rivolti a tutti, servono anche a chi ha un ristorante di successo. Spesso le persone mi scrivono dicendo che grazie ai consigli che do nel programma hanno migliorato la loro tecnica”. E, a proposito di messaggi, Cucine da Incubo ci insegna che la cucina non è solo passione, ma anche e soprattutto dedizione e sacrificio. Abbiamo infatti chiesto allo Chef a cosa abbia dovuto rinunciare in questi anni per ottenere il successo che ha oggi. La sua risposta è stata estremamente sincera: “Ho sacrificato la mia gioventù e me ne pento pure, perché uno a vent’anni deve avere la possibilità di sbagliare e di fare ca**ate e io questa possibilità non l’ho avuta”.
Foto: Ufficio stampa Sky