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Opel Ampera, la prima elettrica ad autonomia estesa

Prodotta per quattro anni, dal 2012 al 2016, Opel Ampera è stata la prima vettura ad autonomia estesa utilizzando un motore elettrico e un motore a combustione che forniva l’energia per alimentare quello elettrico

di Francesco Ippolito | 7 Marzo 2023

Elettrica, ibrida o ad autonomia estesa? Tredici anni fa Opel vinse il premio Auto dell’Anno 2012 proprio con una berlina due volumi con propulsione elettrica ad autonomia estesa, soluzione che oggi è stata ripresa da alcuni costruttori. Opel Ampera era una elettrica capace di procedere anche senza ricaricare la batteria alla spina. Realizzata sulla base della tecnologia Voltec Ampera utilizzava l’elettricità come fonte energetica primaria e la benzina come fonte secondaria per produrre elettricità. Le principali componenti del sistema di propulsione elettrica Voltec erano una batteria a forma di “T”, un motore elettrico da 111 kW ed un motore a combustione generatore di elettricità.

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All’epoca Opel Ampera rappresentava un importante evoluzione rispetto agli ibridi convenzionali. Nel caso di un veicolo elettrico ad autonomia estesa (E-REV) le ruote sono azionate sempre ed esclusivamente da un motore elettrico, mentre negli ibridi convenzionali sono mosse da un motore elettrico e da un motore a benzina contemporaneamente o alternativamente. Per coprire brevi distanze, i veicoli E-REV sfruttano l’energia elettrica immagazzinata nelle batterie, mentre per compiere tragitti più lunghi possono contare sull’energia elettrica prodotta dal motore a combustione interna di bordo.

La batteria ed i sistemi di propulsione sono dimensionati in modo che, quando il veicolo utilizza l’elettricità della batteria, il generatore non entra in funzione. In questa fase di funzionamento esclusivamente elettrico, la batteria, il motore e le componenti elettroniche assicurano le massime prestazioni in fatto di accelerazione, velocità e marcia in salita.

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Secondo i tecnici Opel dell’epoca, Ampera avrebbe fatto risparmiare 1.700 litri di benzina ad un automobilista che percorre 60 chilometri al giorno ovvero 22.000 chilometri all’anno. Nel caso invece di quei pendolari che percorrono 100 chilometri al giorno ovvero 36.500 chilometri all’anno il risparmio avrebbe potuto aggirarsi attorno ai 2.200 litri di benzina. Opel riteneva inoltre che il costo chilometrico di un veicolo con sistema Voltec fosse di circa 0,02 euro/km in modalità completamente elettrica invece di 0,09 euro/km (con il costo della benzina che all’epoca era di 1,16 euro/litro).

Francesco Ippolito