x

x

Belve, Massimo Giletti commenta il suo addio alla Rai: “È stato un dolore profondo”

Dal suo addio alla Rai alla scorta che lo protegge: ecco tutte le dichiarazioni più interessanti di Massimo Giletti a Belve.

di Luca Diana | 28 Febbraio 2023
Massimo Giletti, Belve - Foto: Screenshot RaiPlay

Ospite di Francesca Fagnani nella seconda puntata in prima serata di Belve, il conduttore e giornalista Massimo Giletti ha aperto l’intervista rispondendo alla canonica domanda ‘Che belva si sente?’ in maniera ironica: “L’essere belva non mi appartiene però sono più un incrocio tra un gabbiano e la solitudine del lupo”, quasi a voler sottolineare la necessità di essere un capo branco, e quindi talvolta di dover prendere decisioni dure e difficili, perché costretto dalle necessità ma non per sua essenza.

LEGGI ANCHE > Belve, Wanda Nara e tutta la sua verità sulla crisi con Icardi: “Saremo per sempre una famiglia”

Dopo la domanda di rito, Francesca Fagnani è partita subito all’attacco toccando uno dei tasti dolenti nella carriera di Giletti, il suo addio in Rai: “Io ho nel cuore l’azienda in cui sono cresciuto. Per me lasciarla è stato un dolore profondo però oggi a distanza di anni credo anche che a volte non esserci sia un valore, perché fai delle scelte, e soprattutto cresci come uomo. I primi anni è stata faticosa però poi devo dire grazie a chi mi ha mandato via, costretto a fare una scelta di dignità, perché come uomo sono andato avanti. Nelle tempeste si costruiscono le persone”.

Massimo Giletti Belve: le sue dichiarazioni

Massimo Giletti e Francesca Fagnani, Belve

Massimo Giletti e Francesca Fagnani, Belve – Foto: Screenshot RaiPlay

 

LEGGI ANCHE > Belve, Anna Oxa si sbottona su Fedez, Madame e la stampa: “La gente mi usa per fare propaganda”

“Lei ha più ammiratori o detrattori?” chiede Francesca Fagnani a Giletti che dal canto suo sa, come spesso accade a chi fa il suo lavoro, di avere chi lo sostiene ma anche chi non vorrebbe più vederlo in tv: “Credo che su di me ci sia un’esasperazione proprio perché sei un lupo solitario, non appartieni ad un sistema, non appartieni ai salotti. Vivi la tua vita. Chi è libero non è mai amato da un certo tipo di persone ma dal pubblico sì”.

LEGGI ANCHE > Chi sono le Eterobasiche? Tutto sul duo che affiancherà Francesco Fagnani a “Belve”

Tra i temi più scottanti trattati da Massimo Giletti c’è anche quello della sua scorta e di tutte quelle persone che non gli sono state accanto in seguito alle minacce ricevute dalla Mafia: “Io non dimenticherò mai che la prima telefonata [in seguito alle minacce di morte, ndr] furono di Maurizio Costanzo perché in un momento in cui ti senti abbastanza solo sentire qualcuno che fa il tuo lavoro, che condivide il tuo lavoro, questo sarebbe stato importante. Non è il messaggino. È che se quella battaglia contro le scarcerazioni dei boss mafiosi l’avessimo fatta in tanti, io oggi non sarei probabilmente sotto scorta. Sono sotto scorta perché sono rimasto solo“.