All’inizio del Festival di Sanremo 2023 mancano veramente pochi giorni e gli attacchi sui concorrenti arrivano anche dalla politica. Durante la mattinata di giovedì 2 febbraio, in aula a Montecitorio, la deputata Maddalena Morgante del partito di Giorgia Meloni, ha attaccato duramente il cantante Rosa Chemical. Il partito al governo che sostiene la cosiddetta ‘famiglia tradizionale‘, ha criticato fortemente le tematiche che porterà il concorrente al Teatro Ariston.
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Fratelli D’Italia Rosa Chemical: le parole della deputata Maddalena Morgante
Le dichiarazione di Maddalena Morgante, la deputata, sono state molto dure. “La partecipazione di Rosa Chemical al Festival di Sanremo è l’ennesimo spot in favore del gender“, chiedendo pure un ripensamento da parte della Rai sulla partecipazione del cantante. “Desta sconcerto” ha aggiunto la parlamentare che ha inoltre affermato che Franco Rocati, in arte Rosa Chemical, vuole portare temi di “sesso, amore poligamo e porno su Onlyfans“.
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La partecipazione di Rosa Chemical al Festival di Sanremo è «l’ennesimo spot in favore del gender» dice la deputata di FdI Maddelena Morgante, che chiede alla Rai «un ripensamento» per proteggere i bambini dalla «peggiore ideologia che mina l’identità dell’uomo e della donna». pic.twitter.com/5lWwETmhZh
— Alekos Prete (@AlekosPrete) February 1, 2023
Maddalena Morgante Rosa Chemical: “Del tutto inopportuno portare a Sanremo il gender fluid”
Ma Morgante non si è certo fermata ad attaccare Rosa Chemical, infatti è stata anche pungente nei confronti dell’organizzazione del Festival: “La rivoluzione fluida era iniziata da tempo al Teatro Ariston. Ma trasformare un appuntamento che ogni anno tiene incollato allo schermo famiglie e bambini, emblema della tv tradizionale convenzionale, nell’appuntamento più gender fluid di sempre, è del tutto inopportuno“. Per Fratelli D’Italia Sanremo è esempio di tradizionalità, visto anche da molti bambini, per questo secondo il partito di Giorgia Meloni i valori portati avanti devono essere ben altri.
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Sanremo 2023 Rosa Chemical: il Festival deve rimanere emblema di tv tradizionale?
Quando si parla del Festival più famoso d’Italia, ci sono molte posizioni diverse. Da una parte c’è chi lo vorrebbe più conservatore, dall’altra più progressista. Nelle ultime edizioni, abbiamo potuto assistere a esibizioni come quelle di Achille Lauro al limite del sacrilego e temi che mai prima d’allora vennero affrontati. La polemica della politica non ha alcun senso, da anni ormai il Festival si sta modernizzando. E con esso, è giusto che il progressismo riguardi anche testi, canzoni e artisti che salgono ogni anno sul palco dell’Ariston per portare la propria arte.
