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Sasy Cacciatore alla conquista di TikTok: “Così è nato il personaggio della signurin”

Per Sasy Cacciatore TikTok è solo il trampolino di lancio verso il raggiungimento dei suoi sogni. Di questo e tanto altro abbiamo parlato nella redazione di Rumors.it: guarda l’intervista completa

di Franca Cutilli | 9 Dicembre 2022
Sasy Cacciatore - Foto: Rumors.it

Se avete dimestichezza con TikTok avrete sicuramente già sentito parlare e se non è già successo dovete assolutamente conoscerlo: Sasy Cacciatore è la vera rivelazione sul social del momento e grazie ai suoi format sta vivendo un momento d’oro per la sua carriera, pur appena iniziata. Sbirciando i suoi contenuti negli ultimi mesi abbiamo provato a conoscerlo da vicino, così ci è venuto a trovare nella redazione di Rumors.it.

Sasy Cacciatore di dov’è? Partiamo dalle basi

Ciao Sasy, da diversi mesi sei diventato un vero e proprio fenomeno di TikTok. Per chi non ti conoscesse, partiamo dalla tua bio di Instagram, in cui ti definisci “napolinese”. Spiegaci un po’…

Partiamo dalle basi. Sono torinese di nascita e di crescita possiamo dire, di origini totalmente Made in Sud e vivo a Napoli. Ho fatto questa scelta un po’ particolare, di solito è il contrario, ma io ho fatto da nord a sud.

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sasy cacciatore

Sasy Cacciatore – Foto: Rumors.it

 

Come ti sei ritrovato ad avere 400k follower su TikTok? 

Durante l’estate, quest’estate nello specifico. È stato tutto molto rapido: ho iniziato a pubblicare il primo maggio, non me lo dimenticherò mai, perché è stato il mio primo video parlato. Raccontavo l’esperienza che mi era capitata con l’IQOS che mi era stata regalata gratuitamente. Da lì la crescita è stata esponenziale perché evidentemente le persone si divertivano proprio nel vedermi parlare raccontare. Ho iniziato come storyteller.

Cosa ti ha spinto a raccontare storie e raccontare personaggi sul web?

I miei amici prima di tutto. Quello che faccio sui social adesso l’ho sempre fatto nella vita reale. Sono il classico amico che a cene e aperitivi racconta la storiella e tutti ridono. È stato tutto molto naturale.

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Tra i tuoi personaggi più iconici c’è quello della signurin. Com’è nato?

Anche questo è nato per caso. Durante uno dei miei video stavo raccontando dell’uscita con un ragazzo. Non ricordo nello specifico cosa feci, ma nel mio racconto dissi: “Io tropp ‘na signurin”. Mi ero comportato in una maniera che poi andrà a definire il personaggio che ho creato. Andò virale. Commentarono tutti quanti: “Tropp na signurin”. Da là si aprì un mondo, è diventato un marchio di fabbrica.

@sasycacciatore Ogni tanto ve lo ricordo #sasycacciatore ♬ suono originale – Sasy Cacciatore

 

Sasy Cacciatore Tik Tok: un’ascesa inarrestabile

Per chi non ha guardato i tuoi video finora, come definiresti questa figura in breve?

È facile. La signurin è proprio un mood, un personaggio idealizzato, ideale. La signurin io l’ho definita come colui o colei che non si scompone davanti a nulla, non si smobilita né si scompone per futili motivi. Quindi una sorta di sprono a vivere la vita in maniera più tranquilla nell’università, al lavoro, nelle relazioni, tant’é che poi sono nati i diversi format, come signurin universitaria o signurin innamorata.

A proposito di signurin innamorata: della tua vita sentimentale si può rivelare qualcosa?

Questa è una scelta categorica che ho fatto, di non mischiare la mia vita sentimentale col social, che ormai vedo anche in prospettiva lavorativa, proprio per paura che un qualcosa di totalmente mio possa un giorno magari essere contaminato da qualcosa che è andato male nella mia vita privata.

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L’università è un tema che fa molto divertire, perché molti ragazzi si rivedono nella tua esperienza, però ha anche il risvolto negativo. Cosa consiglieresti ai ragazzi che magari si trovano a subire le pressioni della vita universitaria?

Innanzitutto di seguire la rubrica Signurin universitaria. La seconda cosa è che siamo tutti sulla stessa barca. Sono contento che i social da questo punto di vista stiano cambiando: prima si proponevano tutti modelli ideali, quasi utopici, della vita privata, lavorativa, universitaria. Tutto aveva uno schema preciso, sempre puntando al massimo. Ci tengo a riportare un po’ i piedi a terra: abbiamo tutti la giornata in cui non abbiamo voglia di studiare, in cui l’esame è andato male, in cui non possiamo nemmeno vederlo quel libro, allora lo chiudiamo e lo lasciamo là.

Con il successo, sicuramente meritato proprio perché riporta ad un’esperienza comune, possono arrivare gli hater. Ne hai? Che rapporto hai con loro?

Pochissimi, credimi. Forse perché non li vedo, ma non li vedrei a prescindere. A parte gli scherzi, il mio personaggio è una caricatura, un’esasperazione di una mia personalità esistente, non costruito da zero, ma molto forte.

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Pensi che per il futuro la tua vita lavorativa seguirà la strada dell’università che stai frequentando o ti vedi nel mondo dello spettacolo

Mi vedo nel mondo dello spettacolo, formato. Credo che lo studiare economia mi abbia aiutato ad oggi ad avere una consapevolezza diversa, anche dal punto di vista economico-giuridico. Sai, quando ti si presenta davanti un contratto, una persona che non sa nemmeno come si compone ha più difficoltà di me. Mi reputo cresciuto anche per la formazione che ho.

Dato che ci hai anticipato qualcosa del tuo futuro, hai dei sogni che ci puoi rivelare?

Oltre alla crescita e a continuare a fare quel che faccio, fin quando la gente mi vorrà bene e ne avrò voglia, magari aprire qualcosa di tutto mio per un domani. Mi piacerebbe aprire un locale, aprire una linea, ampliare la mia visione lavorativa, personale ed economica.

 

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