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Fandango, Ligabue e Accorsi contro la Lega: “Giù le mani da Radiofreccia”

Fandango, Ligabue e Accorsi diffidano la Lega per aver utilizzato senza permesso e a scopo politico video e monologhi di Radiofreccia: i dettagli

di Redazione Rumors.it | 21 Settembre 2022
Foto: Ufficio Stampa

Solo pochi giorni ci separano dalle elezioni politiche del 25 settembre 2022 e la lotta tra i partiti non accenna a placarsi, ma anzi si fa sempre più accesa e in questi scontri ora sono stati involontariamente coinvolti anche la casa di produzione Fandango, il cantautore Luciano Ligabue e l’attore Stefano Accorsi. La Lega di Matteo Salvini, ha infatti, pubblicato un video rivolto contro il Partito Democratico in cui hanno utilizzato materiale preso illegalmente dal film Radiofreccia a cui è subito seguita una diffida.

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“Tratto da una storia vera”, così inizia il video pubblicato sull’account Twitter della Lega in cui viene ripreso il caso legato ad Albino Ruberti, capo di gabinetto del sindaco di Roma Roberto Gualtieri, dimessosi dopo le minacce gridate in strada riprese proprio nel video leghista. Questo video è stato utilizzato in quanto il monologo presente è intitolato Io credo, esattamente come lo slogan della Lega per queste elezioni politiche. I responsabili si sono dimenticati di chiedere l’autorizzazione a Fandango, che ne detiene i diritti e ad Accorsi che ne fornisce la voce. Autorizzazione che, stando alle dichiarazioni ufficiali, non sarebbe stata concessa nemmeno in caso di richiesta formale.

 

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“Oggi Domenico Procacci per la Soc. Fandango, Luciano Ligabue e Stefano Accorsi, rispettivamente produttore, autore e attore del film Radiofreccia, comunicano di avere formalmente diffidato, a mezzo dei loro legali, la Lega per Salvini Premier”, così possiamo leggere nella dichiarazione ufficiale rilasciata dai proprietari dei diritti del monologo in cui comunicano che il video sia stato: “Illegittimamente inserito all’interno di un video elettorale attualmente diffuso su tutti i social media e ripreso dalla stampa”.

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Ligabue Accorsi Lega: si parla di violazione diritto d’autore e di laicità politica

La violazione di diritto d’autore dovuta all’uso illegale del video non è la sola cosa con cui viene diffidata la Lega di Matteo Salvini perché Fandango, Ligabue e Accorsi accusano il partito di aver “usato il credo laico di Radiofreccia per la propria campagna elettorale”, andando contro la laicità politica del monologo originale e dei suoi proprietari. Chissà quale peso avrà questa vicenda nella corsa al voto che stanno affrontando i partiti per le elezioni del prossimo weekend, ma sicuramente avrà peso legale perché infatti Accorsi e le altre vittime di furto non intendono concluderla qui riservandosi nella diffida “ogni più ampia tutela legale, in sede civile e penale”.