Paura sul set per Colin Farrel: “Ho sofferto di attacchi di panico sott’acqua”

L’attore ha rivelato cosa sia successo durante le riprese del film Thirteen Lives, dedicato al recupero dei tredici ragazzini rimasti intrappolati sottoterra in Thailandia, nel 2018

di Franca Cutilli | 3 Agosto 2022
Foto: PrPhotos

Colin Farrell è tra gli attori più amati della sua generazione: impossibile non ricordarlo nel suo recente ruolo in Batman, che gli è valso complimenti da tutto il mondo. Negli ultimi tempi però le energie dell’irlandese sono state destinate ad una nuova pellicola, Thirteen Lives, basata su una storia vera, che forse ricorderete. Stiamo parlando della storia di un gruppo di ragazzini thailandesi rimasti intrappolati in una caverna nel 2018.

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Scendere in una grotta riempita d’acqua e non riuscire ad alzare lo sguardo per vedere la superficie è stato l’ostacolo più grande della carriera di Farrell, o forse della sua intera vita, considerando le conseguenze psicologiche che ha comportato. Diretto da Ron Howard, il film ha costretto cast e troupe a uno stress test molto complesso, con la natura e con se stessi. Così, il protagonista ha raccontato a Entertainment Tonight sensazioni e pensieri estremamente intrusivi.

Colin Farrell

Foto: Laurent Koffel / PRPhotos.com

 

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L’esperienza sul set per Farrell è stata spaventosa come non mai. “È stato terrificante e davvero spaventoso. Non sono un grande nuotatore e dovevamo restare in superficie, ma hanno costruito un’impressionate rete di 4-5 grotte diverse apposta per il film, basate sulla topografia di quelle reali, e poi le ha riempite d’acqua e noi dovevamo scendere giù”. Effettivamente già dal racconto si percepisce quanto possa essere stato inquietante uno scenario simile.

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Colin ha aggiunto: “Essere in acqua e poter vedere la superficie sopra è una cosa, ma quando non riesci a farlo, hai un soffitto sopra la testa e non c’è aria, la tua mente va in tilt. Ho avuto degli attacchi di panico sott’acqua ed è stata un’esperienza nuova per me. Poi la rivelazione di un membro dello staff, uno dei subacquei della squadra di sicurezza, il quale ha ammesso che quello fosse il film subacqueo più pericoloso che avesse mai girato. “Mi ha spiegato che se fosse andata storta anche una sola cosa, avremmo potuto avere un problema”, ha concluso Farrell.