A Benevento sono sbarcati con tutta la loro simpatia e irriverenza i protagonisti di uno dei format più premiati e seguiti nel mondo, Drag Race Italia. Il programma tv vanta già tredici edizioni americane e ben ventiquattro Emmy Awards. In Italia ci ha pensato Discovery+ a mandare in onda lo show, con Chiara Francini, Priscilla e Tommaso Zorzi, già pronti e carichi per la seconda stagione, registrata lo scorso maggio e che sarà trasmessa in tv ad ottobre.
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“Questo programma credo che fosse un’avventura prima di tutto necessaria in un paese come il nostro, dove in questi anni si sta sviluppando una scena drag veramente molto forte, che non ha nulla da invidiare a quella americana, quindi era giusto che venisse rappresentata in maniera corretta, che mette una luce sui talenti di queste ragazze e non le ridicolizza e non le riduce solamente a una macchietta da usare per riempire gli spazi vuoti”, ha esordito Zorzi, che su Instagram ha quasi 2 milioni di follower.
Foto: Rumors.it / Roberta Mazzacane
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Per quanto riguarda l’uso dei social network, Tommaso aveva pubblicato pochi giorni fa un post in cui raccontava di essere pronto a querelare chiunque si inventasse storie false su di lui e sulla sua vita privata. A tal proposito ha ribadito: “Per me sono fondamentali, nel senso che io sono un ragazzo molto attento anche ai temi di attualità, sono molto sensibile a determinate tematiche, quindi credo che i miei canali debbano essere usati anche sotto questa forma qui perché ho una coscienza sociale e di quello che sta succedendo nel mondo e si sta amplificando, specialmente dopo il covid, quindi per me questo è anche un modo per interagire con i giovani della mia età, scambiarci idee”.
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Oltre a Drag Race Italia, sempre su Discovery+, Tommaso Zorzi ha condotto anche un altro talent show molto originale, Tailor Made – chi ha la stoffa?, di cui ha detto: “Tailor Made è in onda adesso e sta riscuotendo un enorme successo, siamo molto felici ed è un talent che mette una luce sul mondo della sartoria, un mondo secondo me bistrattato, sia in Italia che all’estero. Tutti i grandi couturier sono stati prima di tutto dei grandissimi sarti e la sartoria, secondo me, rispetto alla moda è stata sempre tenuta un po’ più nell’ombra, ma la mano d’opera merita di avere uno spazio, come è in Tailor Made“.
Foto: Rumors.it / Roberta Mazzacane
