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Stranger Things 4, il Vol. 1 è da brividi: la recensione (senza spoiler)

Domani arriverà su Netflix la prima tranche di episodi di una delle serie più amate (e per fortuna) degli ultimi anni. Nonostante si tratti della quarta stagione, la serie non perde il potere ipnotico di tenerti incollato allo schermo con degli incredibili colpi di scena

di Sara Radegonda | 26 Maggio 2022
STRANGER THINGS. Millie Bobby Brown in STRANGER THINGS. Foto: Courtesy of Netflix © 2022

Stranger Things è tornato, per davvero. Il mondo delle serie tv ci ha insegnato che più si alza il numero di stagioni, più è bene abbassare le proprie aspettative. Perchè anche le storie non sono immuni al deterioramento e, negli anni, abbiamo visto brillanti serie trascinarsi faticosamente verso finali non degni e il più delle volte deludenti. Ma nella vita è così bello ricredersi. Domani, 27 maggio, uscirà su Netflix la prima tranche di episodi che andranno a comporre la quarta stagione di Stranger Things, una stagione che diventa un esempio efficiente di come sia ancora possibile rendere al meglio il potenziale di una storia. L’euforia dei fan è alle stelle per l’arrivo di questi primi 7 episodi – gli altri arriveranno il 1 luglio -, perchè sono passati ben tre anni – e una pandemia – dallo scioccante finale del terzo capitolo.

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Per chi non ricordasse, la stagione numero 3 si era conclusa con la “morte” di Hopper, il quale si era immolato al fine di chiudere definitivamente il passaggio tra il mondo reale e il Sottosopra e riportare la pace a Hawkins. Un epilogo che sì aveva colpito il pubblico, ma lo aveva poi spinto a pensare che forse ciò che spesso le immagini suggeriscono non costituisce la verità effettiva. Infatti Hopper è vivo ma si trova prigioniero nelle lande desolate della Kamchatka e, nel corso dei nuovi episodi, cercherà di mettere a punto un piano per fuggire dalla glaciale Russia. Ma che ne è stato dei protagonisti? Nei primi episodi della nuova stagione ritroviamo i personaggi sei mesi dopo la battaglia di Starcourt che aveva chiuso la stagione precedente: dopo la presunta morte di Hopper, Undici si è trasferita in California con Joyce, Will e Jonathan, mentre tutti gli altri sono rimasti a Hawkins. I ragazzi si ritrovano alle prese con le difficoltà legate all’adolescenza ma a soffrirne più degli altri è Undici che, tra la relazione a distanza con Mike e le angherie dei crudeli compagni di classe, non riesce a trovare il suo posto.

Stranger Things 4 recensione

STRANGER THINGS. (L to R) David Harbour as Jim Hopper and Tom Wlaschiha as Dmitri in STRANGER THINGS.
Foto: Courtesy of Netflix © 2022

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Stranger Things 4 spoiler: fino al 1 luglio con il fiato sospeso

L’apparente equilibrio dei primi minuti è definitivamente spezzato dall’arrivo di Mike in California che fa emergere la frustrazione di Undici – causata anche dalla perdita dei suoi poteri – che innescherà una drammatica serie di sfortunati eventi. Intanto a Hawkins la maledizione continua: una serie di strani omicidi hanno gettato la cittadina nuovamente nel terrore, innescando una vera e propria caccia all’uomo. Ma Dustin, Lucas e Max insieme agli amici di sempre (Steve, Nancy e Robin) e un nuovo ed eclettico compagno del liceo, scopriranno che la minaccia del Sottosopra, che pensavano definitivamente archiviata, è più reale che mai e si metteranno alla ricerca di un modo per liberare Hawkins da questa presenza. Senza cadere nella trappola dello spoiler si può dire che il mostro, quello della nuova stagione, che non arriva soltanto dal Sottosopra ma la cui identità fa da ponte – e da pretesto – per il racconto del misterioso passato di uno dei protagonisti che si inserisce senza forzature nella trama.

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Per tutto il corso delle puntate, il racconto si divide in tre linee narrative destinate probabilmente ad incontrarsi nei due episodi finali (in uscita a luglio): se da un lato c’è la squadra della California che tenta di salvare Undici, dall’altra i ragazzi di Hawkins fanno delle incredibili scoperte; il tutto mentre Joyce è volata in Russia per salvare Hopper. Seppur visibilmente separati, i racconti trovano però la propria armonia di fondo in un incredibile gioco all’incastro che segue in modo quasi maniacale la forma circolare; alla fine infatti tutti i nodi verranno al pettine e una sconvolgente verità getterà una nuova luce sull’intera storia.

 

STRANGER THINGS 4. Foto: Courtesy of Netflix © 2022

 

A discapito di un ritmo alle volte spesso ridondante e lento, i pregi della nuova stagione sono molteplici e innegabili. Primo tra tutti, il mantenimento e la coerenza dell’identità: ogni cosa è, seppur nel caos più totale, sempre al suo posto così come i Duffer Brothers ci hanno abituato sin dal primissimo episodio. Inoltre, l’estetica anni Ottanta e la perfetta fusione di suoni e costumi ritorna come tratto indispensabile ma con un approccio più da horror adolescenziale old school. Anche se la serie ha fatto della nostalgia il suo aspetto fondante, tale sentimento soprattutto in questa stagione non viene trattato come di consueto ma assume dei caratteri quasi fisici – come fosse un personaggio – capace di insidiarsi nei momenti più impensabili e di fondersi con il tema della memoria e del passato che con essa ne condividono lo spirito.

 

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Stranger Things 4 recensione

STRANGER THINGS. (L to R) Charlie Heaton as Johnathan Byers, Noah Schnapp as Will Byers and Finn Wolfhard as Mike Wheeler in STRANGER THINGS. Foto: Courtesy of Netflix © 2022