Niente si avvicina all’eternità come un’immagine. Meglio ancora se si tratta di un’immagine cinematografica. Con una proiezione speciale, dal 16 al 18 maggio, è stato proiettato nelle sale italiane Elizabeth, l’attesissimo film evento dedicato alla Regina Elisabetta diretto dal compianto regista britannico Roger Michell. Il regista di Notting Hill è scomparso nel settembre 2021 all’età di 65 anni e ha voluto dedicare la sua ultima opera proprio alla monarca.
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Di certo il film di Mitchell non sarà né il primo nell’ultimo dedicato alla Regina Elisabetta ma ha il privilegio di contare sulla presenza di immagini di repertorio che, dagli anni ’30 del Novecento fino agli anni ’20 del Nuovo Millennio, raccontano la storia di una delle regnanti più longeve del mondo. La Queen Elizabeth è entrata infatti – a pieno titolo – nel Guinness dei primati per essere la sovrana britannica che più a lungo ha occupato il trono.
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A differenza di altri documentari precedenti, Elizabeth svela il behind the scene della chiaccheratissima vita della Regina Elisabetta. Il risultato è un racconto che, procedendo per tasselli, va a comporre un grande ed inedito puzzle di filmati d’archivio. La pellicola ripercorre le tappe fondamentali della vita della monarca e del suo popolo: dagli incontri per il tè con il presidente Nixon fino al rivoluzionario momento dell’Incoronazione. Ma ciò che colpisce maggiormente nel documentario di Mitchell è la narrazione dei momenti che hanno preceduto il suo insediamento sul trono, attimi di estrema intimità ed euforia fino ad ora mai raccontati.
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Regina Elisabetta nuovo film snobbato dalla critica
Il racconto di Roger Mitchell ha il grande pregio di unire sapientemente gli eventi storici ad un tratto di naturale irriverenza dando vita ad un tono che di rado si è visto nei documentari. Nonostante gli evidenti punti di forza, Elizabeth è passato in sordina sia agli occhi del grande pubblico sia della critica, i quali non hanno dedicato grande attenzione al nuovo docu. Di certo, però, in occasione del Giubileo ripercorrere le tappe più importanti della vita di un’icona del nostro Millennio potrebbe essere un’ottima idea.