Carolina Marconi, showgirl di origini venezuelane, dopo aver lottato contro il cancro al seno e averlo sconfitto si trova a dover affrontare l’opposizione della burocrazia italiana nel percorso di adozione. Dopo aver finito le sedute di chemio a gennaio, ha scritto felice sui social: “Ora voglio godermi tutto”. Il tumore era stato scoperto dall’ex gieffina mentre si sopponeva ai test per la fecondazione assistita, poiché lei e il suo fidanzato Alessandro Tulli, ex calciatore, non riuscivano ad avere figli.
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La voglia di diventare mamma per Carolina è un vero sogno. Aveva raccontato a Storie Italiane mentre stava lottando ancora contro il cancro: “Nonostante la malattia io non rinuncio alla speranza di diventare madre. Io diventerò mamma perché me lo merito. Sarò madre in ogni modo, perché anche se non riuscissi a rimanere incinta, deciderò di adottarlo”. Sogno però che sta rischiando di essere infranto dalla burocrazia e a causa dei molti parametri da rispettare per poter procedere nel percorso di adozione di un bambino.
Foto: Instagram @marconicarolina
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Carolina si è sfogata attraverso un post sul suo Instagram: “Io e Ale avevamo pensato di adottare un bimbo visto le tante difficoltà… Ci stiamo facendo seguire da un avvocato purtroppo nn sono idonea ad intraprendere un’adozione perché ho avuto un tumore anche se sono guarita… Più di 900 mila persone in Italia ‘guarite di tumore’ non possono essere libere di guardare il futuro senza convivere con l’ombra della malattia e per questo è molto difficile adottare un bambino, ottenere un mutuo, farsi assumere… una vera e propria discriminazione. […] NOI NON SIAMO IL NOSTRO TUMORE!”.
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Carolina Marconi Instagram: lo scontro con la burocrazia italiana
Nel nostro paese aver avuto un tumore non è di per sé un paletto nell’adozione di un bimbo, ma sono molti i giudici e i Tribunali che non riconoscono idonee le coppie in cui uno dei partner abbia lottato contro questa malattia, nonostante la guarigione. Carolina ha lanciato quindi un appello per riuscire a proporre un disegno di legge che tuteli queste coppie: “Ci sono paesi come la Francia, Olanda, Lussemburgo, Portogallo, Belgio che hanno aderito al riconoscimento del Diritto dell’oblio oncologico con l’obiettivo di ottenere una legge che tuteli le persone che hanno avuto una neoplasia. L’associazione Aiom lancia una campagna per richiedere all’Italia di adeguarsi garantendo i diritti degli ex pazienti. Abbiamo raccolto fino oggi 24 mila. Lo scopo è il raggiungimento di più di 100.000 firme che verranno poi portate al Presidente del Consiglio per chiedere l’approvazione della legge”. In calce ha poi inserito il link per firmare la petizione. Sappiamo che Carolina è una lottatrice e non si arrenderà tanto facilmente: in bocca al lupo!
Foto: Instagram @marconicarolina
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