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Festival di Sanremo, prima serata: che cosa ci è piaciuto, che cosa un po’ meno

È tornato l’evento più atteso dell’anno e noi lo abbiamo seguito, senza risparmiare critiche…

di Beatrice Anfossi | 2 Febbraio 2022
Foto: Maurizio D’Avanzo / IPA

Il Festival di Sanremo è tornato, con il suo solito bagaglio di polemiche, lustrini, outfit più o meno riusciti e dirette interminabili. D’altronde la kermesse più famosa d’Italia è così: o la ami, o la odi. E noi, dobbiamo ammetterlo, la amiamo. Il terzo anno consecutivo di Amadeus, conduttore e direttore artistico, si è aperto con un lungo applauso e un filo di commozione: è, a suo modo, il simbolo di un Paese che tenta di ritornare alla normalità dopo due anni da incubo.

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Non tutto però è rose e fiori: Sanremo non è bello se non è litigarello. Se mettere d’accordo tutti è difficile (se non impossibile), noi abbiamo deciso di stilare una nostra personale classifica di In & Out: ciò che ci ha convinto e quello di cui invece avremmo fatto volentieri a meno, in ogni puntata. Gli outfit riusciti e quelli sbagliati, le esibizioni emozionanti e quelle di cui abbiamo approfittato per alzarci un momento dal divano.

Amadeus sanremo 2022

Amadeus
Foto: Ipa

 

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Festival di Sanremo prima serata: che cosa ci è piaciuto, che cosa meno

La gara iniziata prima delle 21: che sorpresa!

Ebbene sì, contro ogni pronostico prima che scoccassero le 21 il pubblico del Festival di Sanremo si è ritrovato sul palco dell’Ariston Achille Lauro, primo cantante in gara. Un risultato notevole, considerati i siparietti e i diversivi a cui ci aveva abituato Amadeus, che tendevano a tirare un po’ tutto per le lunghe. Comunque si sa, il Festival di Sanremo non è soltanto una kermesse canora: alla fine tra ospiti, dj e monologhi come promesso si è superata la mezzanotte e mezza. Amadeus, d’altronde, ci aveva avvisato.

Il look di Noemi, eterea

Terza cantante a salire sul palco, Noemi non ha deluso le aspettative. Da un anno a questa parte la cantante romana ci sta regalando outfit mozzafiato e questa sera non è stata da meno. Il semplice abito lungo, firmato Alberta Ferretti, l’ha resa elegante e allo stesso tempo sexy, con un effetto vedo non vedo invidiabile. Forse non azzeccatissima la scelta del colore rosa pallido, direbbero le esperte di armocromia, ma noi ci sentiamo di perdonarla.

 

 

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La rappresentante di lista, abbiamo ufficialmente la hit di Sanremo 2022?

Noi, la nostra canzone preferita, l’abbiamo già scelta. O almeno quella che siamo sicuri continueremo a cantare nei prossimi giorni. Il duo de La rappresentante di lista torna sul palco dell’Ariston dopo il successo dell’anno scorso e conferma quello che già pensavamo: Veronica Lucchesi e Dario Mangiaracina sanno scrivere, sanno cantare e sanno anche farci ballare. Che dire poi del look… non abbiamo dubbi che ci daranno molte soddisfazioni.

I momenti di sincera commozione: Gianni Morandi come i Maneskin

Il cantante di In ginocchio da te torna a scendere le scale dell’Ariston dopo più di vent’anni e si commuove, travolto dall’affetto del pubblico. Un bell’esempio di umiltà e sincero amore per il suo lavoro, al quale forse diversi giovani dovrebbero ispirarsi. Dall’altro capo del filo stanno invece i Maneskin, reduci di un successo enorme quanto improvviso. Nel loro battersi il cinque prima di esibirsi, così come nella commozione di Damiano David alla fine dell’interpretazione del brano Coraline, noi abbiamo rivisto quella stessa sincera passione che ancora scorre nelle vene di Gianni Morandi. Speriamo, e crediamo, che sarà di buon auspicio.

Mahmood e Blanco: abbiamo i vincitori

Lo sappiamo, la gara è appena iniziata. Se dovessimo però eleggere i vincitori della serata, non avremmo dubbi. La coppia che scoppia formata da Mahmood e Blanco si è rivelata forse anche al di sopra delle aspettative: intonati, non banali – che tra le nuove leve del panorama musicale italiano non è così scontato -, sinceramente emozionati. La canzone funziona, le loro voci anche. A coronare il tutto l’abbraccio finale… e che cosa gli vuoi dire?

 

 

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Festival di Sanremo prima serata: i nostri “no”

Achille Lauro, che delusione 

Forse le performance degli scorsi anni avevano creato aspettative troppo grandi, ma l’esibizione che ha aperto questa edizione del Festival di Sanremo non ci ha convinto. Il look di Achille Lauro, per quanto sufficientemente anticonformista, si colloca sicuramente ben al di sotto dei suoi standard. La canzone, forse un po’ troppo simile ad altre del suo repertorio, non si è risollevata neanche con il coro gospel. Ci ha pensato poi Lauro con la simulazione del battesimo, forse però ormai queste cose da lui ce le aspettiamo già?

Conduttrice non pervenuta: Ornella muti rimandata a settembre

Non convince Ornella Muti, nonostante lo spacco vertiginoso portato in maniera impeccabile. I due abiti, firmati Francesco Sconamiglio, non lasciano il segno. Un po’ impacciata nella conduzione, anche se le si perdona l’emozione della prima sera. Una cosa poi ce la siamo chiesta tutti: perché non optare per delle comode – e invisibili – lenti a contatto?

Dargen D’Amico, pensavamo meglio

Dargen, ma che combini? Look da Superchicca a parte, la canzone del cantautorap poteva partire con più sprint. Nel titolo aveva promesso di farci ballare e così non è stato: colpa dell’emozione, o è il pezzo ad essere un po’ debole? Lo scopriremo nelle prossime puntate, rimaniamo fiduciosi.

 

 

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Rkomi e Ana Mena: gli spreferiti

Se proprio dovessimo scegliere chi posizionare in fondo alla classifica dei big, ci toccherebbe scegliere Rkomi e Ana Mena. Il primo poco incisivo – soprattutto per i suoi standard – e la seconda non all’altezza dei suoi più celebri tormentoni estivi. Sospeso il giudizio su Massimo Ranieri soltanto per anzianità e carriera, però lasciateci dire che il cantante napoletano in questi anni sembra aver perso non soltanto l’amore ma anche la voce.

La parentesi Costa Crociere era proprio necessaria?

Lungi da noi illuderci che non ci siano esigenze di sponsorship e partner, però la parentesi Costa Crociere poteva essere concepita meglio. Gli artisti ad esibirsi sulla nave sembrano quasi in castigo, la stessa sensazione che ha trasmetto Orietta Berti con il suo curioso vestito: Orietta siamo sicuri che ti abbiano costretta, tranquilla. Sulle capacità di conduzione di Rovazzi ci sono sicuramente margini di miglioramento, ma forse anche in questo caso era solo questione di rompere il ghiaccio.

 

Ridendo e scherzando, la prima serata del Festival di Sanremo se n’è andata. Per tutto il resto, stay tuned.