Daniele Gattano è nato a Verbania il 9 giugno sotto il segno dei Gemelli con una sola passione: la recitazione. E questa sua forte propensione artistica lo ha portato oggi a essere uno dei principali esponenti della Stand-up Comedy italiana, vincitore nel 2015 del Grand Prix del Teatro (presieduto da Tullio Solenghi e Mariano Rigillo) e nel 2016 del premio al miglior testo al Festival Nazionale del Cabaret con il suo monologo d’esordio Coming-out, presentato poi su Radio2 in Non È Un Paese Per Giovani.
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All’età di 9 anni, scrive, dirige e interpreta il suo primo spettacolo GiraMoooondo, fra le pareti della sua cameretta. Spinto da questo forte amore, all’età di 16 anni, decide di studiare recitazione, iscrivendosi a un corso serale e l’anno successivo vive il suo debutto teatrale ufficiale nello spettacolo L’Avaro di Goldoni, nella parte di Don Ferdinando, grazie al regista e attore Alessandro Marchetti. Nel 2010, dopo una breve parentesi come cameriere in un bar, riesce finalmente a diplomarsi presso la Scuola di Teatro Alessandra Galante Garrone di Bologna.
Daniele Gattano
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Accaparrandosi diversi ruoli in svariati spettacoli teatrali e il Premio Lunarte per il testo del suo corto teatrale I Bari, entra a far parte dello Zelig Lab di Roma, diretto dall’autore Federico Bianco, grazie al suo primo monologo comico Coming-out. Da qui, la carriera di Daniele ha un vero e proprio slancio: nel 2016 entra nel cast di Colorado, il fortunato programma di Italia 1 e il suo volto diventa uno dei più apprezzati nella scena televisiva italiana.
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Daniele Gattano chi è: uno dei migliori monologhisti italiani
Sempre in tv nel programma Stand Up Comedy in onda su Sky/Comedy-Central, sbarca anche sulle prime pagine delle più grandi testate giornalistiche italiane grazie al suo video Non siamo angeli, in cui ironizza sul tema dell’omodisabilità, il talentuoso attore decide che il momento di proporre un unico spettacolo tutto suo è finalmente arrivato: intitolato FUORI e omaggio alle associazioni che negli anni ’70 lottavano per i diritti LGBT, vuole proporsi al pubblico come uno sfogo divertente e complesso che possa aiutare a riflettere sul tema delle differenze di genere.
Daniele Gattano
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