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Quentin Tarantino: la Miramax blocca la realizzazione di NFT su Pulp Fiction e gli fa causa

La società di produzione cinematografica dietro a Pulp Fiction ha definito i piani di Quentin Tarantino di realizzare NFT basati sul film, una “presa di denaro deliberata, premeditata e a breve termine”

di Sara Radegonda | 20 Novembre 2021
Quentin Tarantino / Foto: A.M.P.A.S

La società di produzione Miramax ha intentato una causa accusando il regista Quentin Tarantino di violazione del copyright per la vendita di token non fungibili (NFT) derivati ​​da Pulp Fiction, forse il suo film di massimo successo del 1994. Il 2 novembre, Tarantino ha annunciato che di lì a pochi mesi avrebbe ‘tokenizzato’ sette sequenze di sceneggiatura non tagliate del film come token non fungibili. Gli NFT sono uno strumento per identificare in modo univoco, sicuro e senza dubbi un prodotto digitale creato su Internet, una sorta di firma digitale dell’autore. Nel capo del cult cinematografico gli NFT saranno costruiti sulla rete segreta, una blockchain di livello uno.

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Ciascuno dei token conterrebbe “i primi copioni scritti a mano non tagliati di Pulp Fiction e l’esclusivo commento personalizzato di Tarantino, che rivela i segreti del film e del suo creatore”. Un piano geniale se non fosse che la Miramax possiede i diritti dell’edizione classica del film e nella causa intentata martedì nel distretto centrale della California, si afferma che: “Tarantino ha tenuto segreti i suoi piani sugli NFT di Pulp Fiction e che l’annuncio ha interferito con i suoi piani per coniarli. Questo sforzo svaluta i diritti NFT sul film, che Miramax intende massimizzare attraverso un approccio strategico e completo”, ha scritto in una nota l’avvocato della Miramax Bart Williams.

Foto: PrPhotos

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Williams ha anche accusato la squadra di Tarantino di una “presa di denaro deliberata, premeditata e a breve termine”. La causa in merito afferma: “Non ha fatto alcuno sforzo per contattare Miramax prima della sua campagna stampa coordinata, nonostante avesse probabilmente ampie trattative con terze parti per sviluppare e vendere le NFT”. Gli avvocati di Tarantino hanno controbattuto dicendo di avere il diritto di pubblicare – come da contratto – la sua sceneggiatura originale e che stanno esercitando tale diritto attraverso la vendita di NFT. Tuttavia, la casa di produzione sostiene che le NFT sia una vendita una tantum e dunque non equivalenti alla pubblicazione di una sceneggiatura.

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Quentin Tarantino Pulp Fiction: il rapporto idilliaco tra le parti si sgretola

Su tali presupposti la causa intentata contro il regista si avvale di reclami di violazione del contratto, violazione del copyright, violazione del marchio e concorrenza sleale. La Miramax ha inviato a Tarantino una lettera di diffida per bloccare la vendita. Miramax è la società di produzione dietro la realizzazione di Pulp Fiction – e di molti altri cult – co-fondata dal magnate del cinema in disgrazia Harvey Weinstein e suo fratello Bob Weinstein. Harvey Weinstein è stato estromesso dalla società di produzione nell’ottobre 2017 dopo che è stata rivelata una lunga lista di accuse di abusi sessuali. Tra la casa di produzione e Tarantino c’è – o meglio c’era – un rapporto molto stretto tanto che la prima ha finanziato e collaborato con il regista in molti dei suoi film di maggior successo commerciale, tra cui Jackie Brown e Kill Bill: Volumi 1 e 2. Ma da idillio al tribunale, il passo è sempre molto breve, soprattutto se di mezzo ci sono i soldi.

Foto: Image.net