Leonardo Di Caprio è noto in tutto il mondo per le sue doti attoriali, ma anche per il suo impegno a sostegno del clima. Già nel 2007 Leonardo ha prodotto e narrato il suo primo documentario L’undicesima ora, seguendo l’esempio di Al Gore, che aveva vinto proprio quell’anno il premio Oscar come miglior documentario con An inconvenient truth, nato dalla terribile esperienza provocata dall’uragano Katrina del 2005. Nella sua carriera, poi, Leonardo ha prodotto documentari sul traffico d’avorio (The ivory game), sull’estrazione di petrolio in Congo (Virunga), sull’impatto ambientale degli allevamenti intensivi (Cowspiracy), poi Blood Diamond nel 2006 e un film sulle corse di macchine elettriche (And we go green). Proprio quest’anno, ad aprile, un suo documentario è stato trasmesso in tv in Italia, all’interno del programma Eden condotto da Licia Colò. Dopo 3 anni di lavoro in giro per tutto il mondo, Leonardo Di Caprio è stato protagonista del documentario Before The Flood – Punto di non Ritorno, girato in collaborazione con il National Geographic nel 2016.
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Le scene del documentario ritraggono l’attore che per tre anni si è dedicato a sensibilizzare il mondo sul tema del surriscaldamento globale. Il divo di Hollywood spiega quali sono le cause del riscaldamento globale, gli effetti del “climate change” sulla Terra e quello che possiamo fare tutti noi concretamente per salvare il pianeta. Grazie al successo raggiunto in giovane età, oggi Leonardo Di Caprio, che ha 43 anni e vanta un cachet che si aggira sui 25 milioni di dollari per film, non è solo un attore, ma un produttore di successo e può dedicarsi con ancora maggior forza all’ecologia. Sul suo profilo Instagram egli stessi si definisce impegnato sui temi ecologico-ambientali (oltre che attore) al punto che ha comprato un’isola sulle coste del Belize – Blackadore Caye, per salvare le sue mangrovie dalla deforestazione. Dopo il successo mondiale di Titanic ha messo su una fondazione ambientalista ed è nel consiglio di amministrazione di parecchie organizzazioni ambientaliste.
Foto: NIKO TAVERNISE/NETFLIX © 2021
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Azioni concrete come raccolte fondi, donazioni milionarie e la scelta di guidare una Toyota Prius ibrida quasi per prima, sono le vere opero di sensibilizzazione sulle battaglie per la difesa dell’ambiente che Di Caprio pratica quotidianamente da anni. L’attore ha raccontato in un’intervista che la cosa che oggi lo preoccupa di più è ancora il cambiamento climatico: “perché non abbiamo fatto grandi passi avanti, nonostante l’accordo di Parigi. L’amministrazione Trump non se ne è occupata, i governi internazionali, le aziende e il settore privato non rispondono come dovrebbero. Io faccio quello che posso attraverso i social e la mia fondazione, ma la gente deve scendere nelle strade e far sentire la propria voce…” Negli ultimi giorni DiCaprio, che nel 2014 è stato nominato ambasciatore di pace per il clima alle Nazioni Unite, ha partecipato anche alla Cop 26 a Glasgow, dove ha incontrato Greta Thunberg, il principe Carlo e tanti altri esponenti della manifestazione ambientalista.
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Leonardo DiCaprio cosa ha fatto per l’ambiente: l’impegno concreto
Tra i suoi ultimi appelli c’è quello a rinunciare agli hamburger almeno una volta a settimana per combattere il cambiamento climatico. Tra gli ultimi appelli ai suoi fan c’è quello a rinunciare agli hamburger almeno una volta a settimana per combattere il cambiamento climatico, in accordo coi messaggi recentemente lanciati da Bill Gates che esortava i Paesi ricchi a consumare solo carne vegetale. La superstar Leonardo DiCaprio è una delle grandi personalità internazionali che da sempre si battono in difesa dell’ambiente. Appena si è insediato il neo presidente degli Usa Joe Biden, gli ha fatto recapitare una lettera (firmata, tra gli altri, anche da Mark Ruffalo, Jane Fonda e Natalie Portman) nella quale gli chiedeva di impegnarsi nella lotta contro il cambiamento climatico perché “i prossimi decenni sono quelli decisivi nella storia della nostra umanità”.
Foto: HFPA
