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Ddl Zan, Luciana Littizzetto contro il Senato: “Abbiamo perso l’occasione di far sentire tutti uguali e rispettati”

Nell’ultima puntata di Che Tempo Che Fa, Luciana Littizzetto ha commentato le immagini provenienti dal Senato in merito all’affossamento del Ddl Zan

di giuseppe | 1 Novembre 2021
Luciana Littizzetto Che Tempo Che Fa - Foto: Screenshot YouTube

“Questo applauso mi piaceva, era bello, sincero – rivolta al pubblico – e non mi è piaciuto questo applauso qua, quello che abbiamo visto al Senato qualche giorno fa”, così Luciana Littizzetto a Che Tempo Che Fa ha commentato le immagini provenienti dal Senato che qualche giorno fa hanno fatto il giro del mondo dimostrando, ancora una volta, l’arretratezza del nostro Paese in merito di diritti civili. “Io pensavo fosse un posto pieno di probiviri e non la curva sud di uno stadio, si vede che la compostezza non fa più parte del corredo di un senatore”.

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“L’applauso è partito per festeggiare l’affossamento del Ddl Zan, la legge contro l’omotransfobia – continua così la Littizzetto – In quest’anno in cui l’Italia vince in tutto il mondo, anche nei mondiali di pasticceria, purtroppo perdiamo in casa”. Insomma, un attacco vero e proprio contro il Senato che ancora una volta ha dimostrato di essere un passo indietro rispetto ad una società che si dovrebbe definire civile. “E perdiamo nella gara più importante, quella del far sentire tutti uguali e tutti rispettati“.

Fabio Fazio e Luciana Littizzetto Che Tempo Che Fa (1)

Fabio Fazio e Luciana Littizzetto Che Tempo Che Fa – Foto: Screenshot YouTube

 

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“Mi spiace perché questo disegno di legge era forse pieno di imperfezioni ma bastava mettersi d’accordo e modificarlo, e poi era una legge per dare diritti in più, per aggiungere, non per togliere”, con queste parole Luciana ha voluto puntualizzare il fine ultimo del Ddl Zan che ormai da mesi tiene banco per tutto il Paese, schierandosi apertamente contro chi – solo per fini propagandistici – a telecamere accese sostiene questa legge ma poi gli vota contro. “Io non sopporto quelli che dicono ‘Ero d’accordo sul principio ma c’era un dettaglio che non mi quadrava, così ho votato contro’. E non sto parlando di Renzi. Io dico gli altri, quelli che hanno votato no mentre un minuto prima dicevano sì”.

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Luciana Littizzetto fa un appello al Governo: “Inseriamo l’educazione sessuale nelle scuole”

“Facciamo una cosa rivoluzionaria: inseriamo l’educazione sentimentale e sessuale nelle scuole obbligatoria anche per i più piccoli, perché è da lì che parte tutto”, Luciana lancia così una proposta forte al Governo, puntualizzando su come sia importante formare i giovani a 360 gradi, sin da piccoli. “L’unica cosa che mi consola – conclude la Littizzetto – è che intanto la società è già più avanti di voi. Quei diritti sono nella testa della maggioranza delle persone, per cui potremmo dirvi ‘Carissimi, fate con comodo. Noi vi aspettiamo qua‘”.