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Freaks out, Gabriele Mainetti svela: “Il mio film è costato più di 13 milioni di euro”

Freaks Out è un film nel quale i personaggi “ci prendono per mano e ci fanno viaggiare in questo folle viaggio che è il cinema”, ha dichiarato Gabriele Mainetti agli studenti intervenuti nella masterclass tenutasi presso l’Università Iulm di Milano

di giuseppe | 29 Ottobre 2021
Freaks Out - Foto: 01 Distribution

A poche ore dall’uscita del film Freaks Out, il regista Gabriele Mainetti e l’attore protagonista Claudio Santamaria sono intervenuti in una masterclass presso l’Università IULM di Milano per parlare del loro ultimo lavoro, raccontando alcuni retroscena di una delle pellicole italiane che promette di conquistare il mondo del cinema internazionale, con un budget superiore ai 13 milioni di euro. Un film nel quale i personaggi “ci prendono per mano e ci fanno viaggiare in questo folle viaggio che è il cinema“, come ha dichiarato lo stesso Mainetti agli studenti presenti in sala.

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Accompagnati nel racconto dal Critico Gianni Canova, i due protagonisti hanno raccontato di come il film narri la storia di un gruppo sgangherato di circensi dotati di super poteri che fonde il mondo del fantastico con qualcosa del reale, grazie alla presenza di personaggi che riprendono gli stilemi tipici della nostra italianità. Ad esempio il romanaccio, interpretato da Claudio Santamaria che ha dichiarato: “Negli ultimi anni mi ritrovo spesso ad interpretare personaggi che hanno un qualcosa da risolvere”, definendoli come dei cruciverba che più sono complicati più gli piacciono. Forse questa scelta, come egli stesso ammette, è dovuta dal fatto che sin “da ragazzino – si è – sempre sentito, non dico diverso, ma particolare“.

Freaks Out film

Freaks Out – Foto: Ufficio Stampa

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Freaks Out nasce da una sfida: ambientare sullo sfondo della pagina più cupa del Novecento (il Nazismo) un film che fosse insieme un racconto d’avventura, un romanzo di formazione e – non ultima – una riflessione sulla diversità. Per farlo ci siamo avvicinati alla Roma occupata del 1943 con emozione e rispetto, ma allo stesso tempo abbiamo dato libero sfogo alla fantasia: sono nati così i nostri quattro freak, individui unici e irripetibili, protagonisti di una Storia più grande di loro”, ha dichiarato il regista Gabriele Mainetti, sottolineando che “da anni la diversità è al centro dei miei racconti“.

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Freaks Out, Gabriele Mainetti svela: “La diversità è al centro dei miei film”

Lo si riscontra anche dalla volontà di inserire personaggi unici nelle loro diversità, interpretati da artisti dalle caratteristiche volutamente differenti. Ne è un esempio la giovanissima Aurora Giovinazzo che è stata scelta “non perché imposta dal politically correct – in quanto donna – ma perché funzionale alla narrazione”, come dichiarato dal regista Mainetti. Ma di cosa parla il film? Freaks Out è ambientato nel 1943 a Roma, dove Matilde, Cencio, Fulvio e Mario vivono come fratelli nel circo di Israel. Quando Israel scompare misteriosamente, forse in fuga o forse catturato dai nazisti, i quattro “fenomeni da baraccone” restano soli nella città occupata. Qualcuno però ha messo gli occhi su di loro, con un piano che potrebbe cambiare i loro destini… e il corso della Storia.

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Freaks Out – Foto: 01 Distribution