Attrice straordinaria e madre amorevole Audrey Hepburn è stata ed è un’icona nel mondo del cinema. Fra le moltiplici produzioni, la ricordiamo in particolar modo per la sua interpretazione della stravagante Holly Golightly in Colazione da Tiffany, film che le ha valso la statuetta dell’Accademy, e per averci fatto sognare con la Principessa Anna in Vacanze romane. Non solo è stata un’attice da Oscar, ma abbandonata la carriera davanti alla cinepresa ha intrapreso una collaborazione con UNICEF, per la difesa dei bambini nei paesi sottosviluppati. Una causa a lei molto cara essendo madre di due figli e che voleva portare all’ascolto dei media grazie alla sua fama.
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Proprio il suo secondogenito Luca, ha deciso di pubblicare un libro su di lei in cui racconta con una visione inedita l’impegno della madre nell’ambito della beneficenza e difesa dei minori. La pubblicazione intitolata Warrior, è stata il frutto di un lavoro a quattro mani svolto insieme allo scrittore e storico Robert Matzen. In essa i due ci raccontano dei dettagli mai rivelati prima in merito al periodo in cui Audrey era ambasciatrice della ong. A proposito di questa nomina Matzen ha detto: “Quando ha accettato il ruolo, sapeva che ci sarebbe stata ancora la guerra e lei ci andò per i bambini”. Un rischio possibilmente fatale che l’attrice si prese senza esitare, iniziando a viaggiare per le zone più pericolose del mondo.
Foto: Instagram @thedottis
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Audrey Hepburn UNICEF: il coraggio di una guerriera
Come descritto in particolar modo da Luca, fino ad oggi abbiamo sempre conosciuto un lato di sua madre, ovvero quello dell’attrice elegante e gentile dallo stile e portamento impeccabili. Grazie a lui invece abbiamo modo di conoscere un nuovo aspetto di lei, quello da donna determinata, che non vuole sentire scuse da nessuno e dotata di una grande audacia. Infatti, nei diversi capitoli spicca un episodio che dimostra ciò: “Al tempo i ribelli sudanesi si erano rifiutati di garantire un passaggio sicuro agli aerei dell’UN e dunque lei usò il suo nome per trovare un aereo della croce rossa e portare i passeggeri in Kenya per poi trasferirli in Sudan, andando contro gli ordini emanati dal governo”.
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Insomma, la Hepburn era una vera guerriera senza inibizioni che considerava i bambini di UNICEF come propri e che avrebbe difeso contro tutti e tutto senza esitazione. Luca, parlando degli ultimi anni di vita della madre e dunque dell’associazione ha dichiarato: “La parte più commuovente della storia e che ha avuto un grandissimo impatto sulle persone proprio dove nessuno sapeva che lei era Audrey Hepburn. Hanno visto una donna inginocchiarsi e prendere un bambino nelle sue braccia senza esitazione”. Racconti toccanti ed avvincenti che i fan di Audrey potranno leggere ed approfondire in questo nuovo libro.
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