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Can Yaman arriva a Venezia ma qualcuno insinua che…

Presente alla conferenza stampa del Filming Italy Best Movie Award di Tiziana Rocca l’attore turco Can Yaman

di Roberta Mazzacane | 5 Settembre 2021
Foto: Instagram

L’attore turco Can Yaman è arrivato anche lui a Venezia, dove è in corso il Festival del Cinema, e pubblica alcuni video e foto sul suo Instagram, commentando: “Sono arrivato a Venezia con i miei angeli custodi” ha scritto, riferendosi a Roberto Macellari e i suoi manager turchi, che lo seguono ovunque vada. Il protagonista di DayDreamer ha sfoggiato un elegante smoking scuro by Dolce e Gabbana, con cui sfilare sul tappeto rosso di Venezia.

Sui social girano vari video dell’attore che gira nella stazione di Venezia, a bordo della gondola o mentre si scatta i selfie con i fan che lo aspettavano al lido. Bello ed emozionato, ha partecipato alla conferenza stampa del premio Made in Italy, ideato da Tiziana Rocca. Nel frattempo di Diletta Leotta non c’è nessuna traccia e anzi, qualcuno sta insinuando che la loro sia stata una storia d’amore finta e costruita a tavolino.

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Foto: Instagram @canyaman

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Secondo l’esperto di gossip Alessandro Rosica, quelle di Can Yaman con Diletta Leotta e Demet Özdemir con Oğuzhan Koç sarebbero storie d’amore fasulle, pianificate dai rispettivi manager, inventate solo a scopi pubblicitari: per adesso i due protagonisti di DayDreamer non hanno smentito né commentato l’illazione. Sul suo profilo Instagram investigatoresocialofficial Rosica sostiene che le storie d’amore siano state inventate per accrescere la popolarità dei due attori turchi Can Yaman e Demet Özdemir.

 

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Molti fan sono d’accordo con la tesi del giornalista, che ha scritto: “In concomitanza con il circo Yaman Gate… ho sempre saputo che questa presunta storia fosse falsa, però nel frattempo mi stavo occupando dello Yaman-Gate e quindi a malincuore ho dovuto trascurare la ‘storia fake’ di Demet Ozdemir e Oguzhan… ma oggi io sono qui”. Sicuramente i diretti interessati o i loro manager dovranno pur rispondere qualcosa a queste accuse antipatiche.

Roberta Mazzacane

 

 

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