Una voce calda e avvolgente, particolare e originalissima, tanto da essere riconosciuta immediatamente e da essere apprezzata anche oltreoceano. La cantante, o meglio, cantatessa siciliana compie 47 anni di cui la metà passati su un palco ad ammaliare i fan con la sua musica e le sue parole, a volte, anche di burro. Una carriera costellata di primati, racchiusi davanti a un background di vita privata tenuta stretta e fortemente amata, di cui ogni scelta fatta è stata la spinta per la successiva. Janis Joplin e Aretha Franklin sono le muse a cui la cantante si è ispirata ma Carmen Consoli non somiglia neanche a loro perché ci ha abituati a differenziarla dal resto. D’altronde Carmen non può essere paragonata a nessun altro.
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Pronta alla pubblicazione del nuovo album, i numeri di Carmen sono strepitosi: la cantante ha pubblicato 8 album in studio, 3 album dal vivo, 1 compilation, 1 album di colonne sonore, 3 video album, 34 singoli e numerose collaborazioni, vendendo complessivamente circa 2 milioni di dischi in Italia, con un disco multi-platino come membro del gruppo Artisti Uniti per l’Abruzzo, 12 dischi di platino e tre dischi d’oro. Senza considerare i numerosi riconoscimenti tra cui una su tutte la targa Luigi Tenco. Ascolti su ascolti per la capitana della regione Sicilia, che ha donato all’Italia prestigio anche dal punto di vista musicale: dopo Battiato, lei, Colapesce e Di Martino e Levante hanno contribuito a dare lustro all’isola.
Carmen Consoli – Foto: Simone Di Luca
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L’album “Volevo fare la rockstar” arriva a distanza di sei anni da “L’abitudine di Tornare” e tre da “Eco di Sirene“. Sarà un disco narrativo e fortemente attuale, con uno sguardo critico ma anche romantico sulla società e sull’uomo, di racconto e cronaca, e quelle musiche, marchio di fabbrica di Carmen, rivestite di arrangiamenti che sfociano nella miglior canzone d’autore. Intanto, in attesa dell’uscita, il 3 settembre verrà pubblicato il primo nuovo inedito “Una domenica al mare“, auto-regalo della cantante, che recentemente ha colto l’occasione dei microfoni per sottoporre all’opinione comune un tema delicato quale la maternità surrogata.
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“Avevo 38 anni ed ero single, in un’età biologica avanzata, mi trovavo sola con mia madre, dopo la morte di papà. Un Natale pensavo alla nostra eredità: bisognava allargare la famiglia. (…) Mi sono informata, ho letto studi su ragazzi ormai maggiorenni nati con la fecondazione assistita da genitori single: con il giusto amore, e i punti di riferimento, crescono come ragazzi di famiglie etero cosiddette normali”, ha raccontato al Corriere della Sera.
Carmen Consoli / Foto: Ufficio stampa
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Così la decisione è arrivata e la Consoli ha cercato l’Inghilterra dove poter diventare mamma, Londra per la precisione. Il percorso non è stato semplice ed è stato condito di visite mediche, psicologiche, tanti viaggi, gioie e dolori. Ma poi ce l’ha fatta. Ha selezionato un donatore ben preciso, amante della musica classica e laureato in Medicina e ha concepito Carlo Giuseppe. “Probabilmente qualcuno al governo italiano ci sta pensando di portare questa pratica anche qui no? Io sono il test. E insieme a me, credo, Gianna Nannini”, ha spiegato Carmen riferendosi alla cantante toscana, anch’essa mamma single di Penelope.
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