Jannik Sinner nasce il 16 agosto del 2001 a San Candido, piccolo comune di Bolzano, sotto il segno zodiacale del Leone. Il giovane campione non è figlio unico, ha infatti anche un fratello maggiore di nome Marc. I suoi genitori, Siglinde e Hanspeter, hanno una enorme passione per lo sci e gestiscono un piccolo rifugio chiamato Fondo Valle, in Val Fiscalina. E sono proprio loro a trasmettere a Jannik la passione per lo sci, già a quattro anni infatti aveva iniziato a praticare questo sport.
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Il giovane è rimasto incollato agli sci fino all’età di tredici anni, in questo lasso di tempo riesce ad ottenere anche ottimi risultati nelle competizioni nazionali e internazionali, specie nello slalom gigante. Parallelamente Jannik inizia a praticare anche un altro sport, il tennis. A soli otto anni infatti i genitori lo spronano a praticare anche questo sport in una palestra nella provincia di Bolzano insieme ai due coach Andrea Spizzica e Hery Mayr. Jannik da adolescente, spinto anche dalla eccessiva lunghezza degli allenamenti sciistici – che, a suo dire, sono sproporzionati rispetto alle competizioni ufficiali – decide di abbandonare lo sci per dedicarsi esclusivamente al tennis.
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Ad oggi Sinner è il più giovane campione Atp 500 da quando la categoria è stata creata nel 2009. Otto giorni prima del suo 20° compleanno, è diventato il terzo più giovane campione di Washington dopo il 18enne Andy Roddick nel 2001 e il 19enne Juan Martin del Potro nel 2008. “Non mi interessa se sono il più giovane a fare qualcosa, io voglio solo lavorare e migliorare. Sono felice per la vittoria, ma la strada è ancora lunga” ha dichiarato dopo l’ultima vittoria.
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Jannik Sinner ranking: un traguardo importante a soli 19 anni
La terza coppa sollevata in carriera – su quattro finali – vale per l’azzurro il salto al numero 15 del ranking, più giovane italiano a essere mai entrato tra i primi 15 al mondo. Dopo una settimana di conquiste, il giovane tennista pensa comunque alle sconfitte che hanno preceduto questo traguardo. “Credo sia una cosa comprensibile a 19-20 anni, quando non si ha la solidità dei 25-26. Ho vinto tre titoli, ho ancora tanta strada da fare, la mentalità giusta è non pensare all’età ma solo al prossimo torneo”. Questo è solo l’inizio della sua lunga e prosperosa carriera.
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