Dopo Scarlett Johansson, che ha citato in giudizio la Disney per il rilascio di Black Widow sulla piattaforma Disney+ in contemporanea con il rilascio nei cinema, diversi attori si stanno schierando dalla parte dell’attrice della Marvel Cinematic Universe. Secondo quanto riferito dalla newsletter What I’m Hearing… dell’ex editore di THR Matt Belloni, Emma Stone potrebbe unirsi a Scarlett Johansson nel fare causa alla Disney per la strategia di pubblicazione del film Crudelia.
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Secondo la Johansson e i suoi avvocati, la multinazionale non avrebbe rispettato il contratto da lei firmato precedentemente, il guadagno netto è risultato inferiore rispetto a quello che in realtà avrebbe dovuto guadagnare l’attrice ma, a causa del rilascio in streaming sulla piattaforma, Scarlett ha preso molti meno soldi di quanti le spettassero. Ma la nostra Natasha Romanoff (nome della Vedova Nera), non è l’unica a voler citare in giudizio la Disney. Un altro volto noto di recente ha recitato in un film targato Disney ed è proprio Emma Stone in Crudelia. A quanto pare anche la Stone starebbe considerando l’idea di citare in giudizio la multinazionale per gli stessi motivi.
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Il film non ha raggiunto grandi numeri come ci si aspettava anche se in Italia ha raggiunto il primo posto come film più visto nell’anno solare 2021, solo dopo cinque settimane dalla riapertura delle sale. Negli USA e nel resto del mondo però non è andato molto bene, anche se è stato molto apprezzato dal pubblico e dalla critica. “Si dice che Emma Stone, la star di Crudelia, stia valutando le sue opzioni”, ha scritto Belloni, ex redattore del The Hollywood Reporter ed ha anche aggiunto il nome di Emily Blunt come attrice che potrebbe parlare dopo il rilascio di Jungle Cruise che debutterà questo fine settimana.
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Emma Stone Disney: la sua citazione in giudizio nei confronti della Disney sarebbe decisiva
Belloni ha definito la Disney “notoriamente difficile da affrontare” in queste circostanze, aggiungendo che altre stelle del cinema hanno aspettato dietro le quinte che qualcuno prima di loro parlasse. Se Emma Stone dovesse citare in giudizio la Disney per lo stesso motivo, la multinazionale potrebbe essere costretta a rimuovere l’accesso vip dalla piattaforma, per favorire i cinema e quindi aumentare il guadagno degli attori sui propri lavori.
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