Il green pass ha diviso la popolazione mondiale. Recentemente un episodio in particolare ha destato diverso scalpore. Il cantante britannico Eric Clapton annunciato di non voler suonare concerti in cui fosse necessario il green pass, dichiarandosi contrario ai vaccini, a causa di un’esperienza negativa. Questi commenti hanno disturbato J-Ax, che ha deciso di dedicare un episodio della sua rubrica My two cents proprio al cantautore.
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Dapprima ironicamente, poi assumendo un tono più serio, il rapper milanese ha spiegato le proprie ragioni, dichiarandosi contrario alle affermazioni di Clapton. “Eric Clapton ha dichiarato che non suonerà dove è richiesta la vaccinazione. Una presa di posizione coraggiosa e inedita, così quando andrete ad un concerto di Clapton non sarà solo di noia che potrete morire” ha annunciato il rapper. E ha poi continuato: “A parte gli scherzi, trovo irresponsabile non solo il messaggio di un artista così influente, per fortuna influente solo per i boomer, ma anche tutto lo spazio che la stampa dà a str***ate simili”.
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Ma il rapper milanese non si è fermato lì, e ha aggiunto: “Ci sono decine di migliaia di lavoratori dello spettacolo fermi da un anno e mezzo. Persone che hanno figli, mutui e problemi che tutti abbiamo. Solo che i governi si sono dimenticati di loro, perché la musica e la cultura sono qualcosa che i politici hanno sempre abbandonato. Ora che possiamo finalmente riaprire in sicurezza dobbiamo sentire queste str***ate che ci riporterebbero a chiudere tutto per mesi. Forse a qualcuno la ‘cocaine’ non è ancora scesa. Ma questi sono solo i miei due centesimi. Voi che ne pensate?”. La questione sollevata da J-Ax ha scatenato una cascata di commenti e reazioni contrastanti.
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J-Ax Eric contro Clapton: I due centesimi del rapper milanese
Moltissime sono state le persone che hanno attaccato il rapper, ma non sono mancati i colleghi e le figure di spicco che hanno approvato e si sono schierati dalla parte di J-Ax. Nina Zilli per esempio ha scritto: “E si scoprì che però lui era vaccinato… Con tutto il rispetto per il grandissimo artista, ovviamente a me non annoia per niente, anzi… ma mi pare che l’uomo sia rimasto un po’ estremuccio. Quando dici ‘separare la persona dalla sua musica’. Ecco”. Anche Richard Ashcroft, storico frontman dei The Verve, si è espresso a riguardo, dicendo: “Io spero solamente che siano anni di utilizzo di droghe di classe A, che talvolta risalgono rendendo il pensiero poco lucido, la causa di certe loro esternazioni così ridicole, altrimenti, sebbene siano stati artisti che hanno segnato la mia anima, possono benissimo andarsene a fare in c…”
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