La figlia di Matt Damon si comporta come una tipica adolescente ribelle. Quando si tratta di guardare i film del padre, infatti, Isabella, che ha quindici anni, preferisce concentrarsi sui flop piuttosto che su quelli riusciti. L’attore lo ha rivelato durante un’intervista con Sunday Morning della CBS, tra le risate generali.
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La rivelazione è arrivata dopo che il corrispondente di CBS News, Seth Doane, ha chiesto a Matt Damon se la gente lo collegasse ancora a Will Hunting – Genio ribelle (film del 1997, in cui Matt ha ricoperto il ruolo di protagonista). “Certo, anche se sempre meno” ha detto l’attore. “Sai, i giovani non lo conoscono così tanto. Isabella si rifiuta di vederlo. Non vuole vedere nessun film in cui io sono stato bravo. Ha detto ‘Ehi, ricordi quel film che hai fatto, The Wall?’. Le ho risposto ‘In realtà si chiamava The Great Wall – La grande muraglia’, quindi lei ha ribattuto dicendo ‘Papà, non c’era niente di grande in quel film’. Insomma, mi tiene con i piedi ben piantati per terra” ha raccontato l’attore.
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L’attore ha ricordato anche la riunione di famiglia fatta con sua moglie Luciana Barroso e le loro quattro figlie, al seguito della quale accettò di assumere il ruolo in La ragazza di Stillwater, in cui interpreta un lavoratore di una piattaforma petrolifera che va in Francia per far uscire sua figlia di prigione. La famiglia ha stabilito la regola secondo la quale non devono stare separati per più di due settimane alla volta. Tuttavia, quello diretto da Tom McCarthy è stato il primo film per il quale hanno fatto un’eccezione e Damon ha ammesso: “Devo dire che è stata davvero dura”.
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Matt Damon film: la sua critica più severa? La figlia Isabella
Infine, l’attore di Sopravvissuto – The Martian ha raccontato come l’essere padre influenzi anche le sue emozioni. Alla recente premiere de La ragazza di Stillwater al Festival di Cannes, Damon si è commosso per i cinque minuti di applausi ricevuti dal pubblico. L’attore ha quindi spiegato che per lui non è così raro piangere di questi tempi: “Penso di essere più emotivo da quando ho avuto figli. È come se il mio lavoro fosse diventato molto più facile, perché non devo provarci. È tutto a portata di mano, poiché la posta in gioco è molto più alta quando si hanno figli”.
Foto: A.M.P.A.S.
