Megan Fox ha iniziato a recitare in alcune serie tv negli Stati Uniti a soli 15 anni, conquistatosi progressivamente notorietà e pubblico e anche l’amore, perché su uno di questi set ha incontrato il suo ex marito Brian Austin Green. È diventata una vera e propria star del cinema dopo il 2007, quando ha spaccato lo schermo come protagonista assoluta in Transformers di Michael Bay e infine icona nel ruolo cheerleader/demone mangia uomini in Karyn Kusama, Jennifer’s body. Ma non è tutto oro quel che luccica…
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Infatti, in una recente intervista per il Washington Post, Megan è tornata a parlare di un episodio triste e spregevole che le è capitato sul set. Dopo una profonda analisi, l’attrice si è resa conto che ogni suo ruolo, azione o uscita pubblica erano analizzate in modo apertamente misogino. Un esempio? La famosa intervista del 2009, dove la Fox ha rivelato che il regista Bay l’ha quasi costretta a stare in bikini e tacco 12, durante un provino a soli 15 anni. All’epoca era minorenne, e quindi Bay non avrebbe potuto molestarla in un bar davanti a tutti, quindi trovò la disgustosa soluzione di rinchiudersi sul set. Il conduttore Kimmel, supportato dal pubblico, l’aveva derisa e definita “bugiarda” e “poveraccia”.
Foto: Ipa
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Proprio per questi motivi Megan ha definito questo periodo come uno dei più bui della sua vita, caratterizzato dalla frustrazione di non veder mai riconosciuto il suo talento al pari dei suoi colleghi, ma solo il suo sex appeal. “Ero così persa, e cercavo di capire come potessi trarre vantaggio da una situazione così orribile, patriarcale e misogina che era Hollywood all’epoca! Penso che per lungo tempo io sia stata percepita come una succube, una superficiale e invece era solo il meccanismo perverso e misogino con cui mi trattava Hollywood”, aveva dichiarato Megan.
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Megan Fox Hollywood: la gravidanza è stata la via di fuga da Hollywood
Non era la prima volta che la Fox tirava fuori il problema, ma tutti, comprese le altre donne, non l’avevano mai ascoltata fino in fondo, anzi semplicemente la criticavano per averlo fatto. Ad averle dato una via di fuga è stata la sua prima gravidanza. La pausa forzata dal lavoro le ha permesso di allontanarsi da quell’ambiente malato, per ridare priorità alla sua vita e successivamente alla sua carriera. La sua lotta contro la misoginia di Hollywood non si è fermata, la 35enne ha continuato a parlarne apertamente ed è felice che ad oggi media e pubblico facciano più attenzione a quello che si dice e che ascoltino, senza alcun tipo di pregiudizio, il suo punto di vista.
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