Fedez, il Codacons attacca la sua raccolta fondi e lui risponde: “Vergognatevi”

Questa volta a essere messa sotto accusa è l’iniziativa “Scena unita” promossa dal rapper, ma lui non ci sta

di Beatrice Anfossi | 14 Luglio 2021
Foto: Ufficio stampa

Non c’è pace per Fedez, che dopo la recente assoluzione ha ricevuto l’ennesima raccomandata del Codacons. Il motivo? La messa sotto accusa della raccolta fondi “Scena unita” a favore delle maestranze dello spettacolo rimaste senza lavoro a causa della pandemia. L’iniziativa, promossa dal rapper e sostenuta da moltissimi artisti, è riuscita a raccogliere 5 milioni di euro, da destinare proprio a questa categoria di lavoratori, particolarmente colpita dal dilagare del Coronavirus.

Il Codacons però non ci sta e chiede che i soldi raccolti siano messi sotto sequestro. Il motivo di questo sollecito, a quanto pare, sarebbe da ricondurre all’equiparazione dell’iniziativa – del tutto onorevole – alla raccolta fondi promossa a favore di Malika Chalhy, la ragazza omosessuale minacciata e cacciata di casa dai genitori. La storia della giovane aveva scosso gli animi, al punto da raccogliere in pochi giorni quasi 150 mila euro attraverso la piattaforma GoFundMe. La commozione aveva però poi lasciato posto alla polemica quando si è scoperto che con quei soldi Malika, 22 anni, aveva acquistato una Mercedes e un bulldog francese da 2.500 euro.

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Il punto è che sfugge la connessione tra una raccolta fondi non regolamentata e destinata a una singola persona (di 22 anni) con un’iniziativa che coinvolge, in maniera del tutto trasparente, moltissimi volti noti del mondo della musica e dello spettacolo, ponendosi un obiettivo molto chiaro: aiutare un’intera categoria di lavoratori in una situazione di conclamata difficoltà.

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Un disappunto che emerge molto chiaramente anche dalle parole piene di rabbia con cui Fedez ha raccontato l’accaduto, tramite le sue Instagram Stories: “Ennesima raccomandata del Codacons, in cui riescono a paragonare la nostra raccolta fondi, che ha raccolto più di 5 milioni di euro per i lavoratori dello spettacolo, alla raccolta fondi di Malika, che si è comprata la Mercedes, e richiedono di procedere all’immediato sequestro. Fate schifo! Sono stufo di essere perseguitato da voi, è incredibile che nessuno faccia niente per controllarvi. Sono stufo di essere perseguitato da voi, pure quando delle persone fanno del bene. Vergognatevi, dovete vergognarvi”, ha detto il rapper, indignato. Si tratterà sicuramente dell’ennesimo buco nell’acqua, ma qui si inizia a sentire odore di persecuzione. O no?

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Foto: Instagram Stories