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Jeep Gladiator, la 4×4 senza compromessi

Nella versione Rubicon la Jeep Gladiator vanta capacità fuoristradistiche uniche, ma anche un look che la trasforma in una vera off road open air

di Francesco Ippolito | 14 Giugno 2021

Se cercate un fuoristrada “vero” in grado di affrontare percorsi impegnativi senza difficoltà, ma anche un pick up da lavoro che sia versatile e con buone capacità di carico Jeep Gladiator nella versione Rubicon fa al caso vostro.

Come la Wrangler, infatti, anche la Gladiator è disponibile con due sistemi di trazione: Command-Trac e Rock-Trac. La vettura garantisce eccellenti capacità off-road grazie a due avanzati sistemi 4×4. Il sistema 4×4 Command-Trac, di serie sugli allestimenti Sport e Overland, è dotato di scatola di rinvio a due velocità con rapporto delle marce ridotte pari a 2,72:1, assali anteriore e posteriore Dana 44 heavy-duty di terza generazione con rapporto posteriore al ponte pari a 3,73.

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I modelli Rubicon offrono anche una maggiore articolazione e corsa complessiva delle sospensioni grazie al sistema di disconnessione elettronica della barra stabilizzatrice – una caratteristica unica nella categoria. Se allestita con il cambio manuale a 6 marce, la Gladiator Rubicon ha un rapporto massimo di riduzione pari a 84,2:1 (77,2:1 sui modelli con cambio automatico a 8 marce), che rende la scalata di ogni ostacolo un gioco da ragazzi.

I sistemi Command-Trac e Rock-Trac offrono una gestione continua della coppia, garantendo grip ottimale anche in condizioni di scarsa aderenza. Inoltre, il differenziale posteriore a slittamento limitato Trac-Lok, disponibile a richiesta sugli allestimenti Sport e Overland, fornisce maggiore trazione e coppia in condizioni di scarsa aderenza – ovvero se si viaggia su sabbia, ghiaia, neve o ghiaccio.

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Ma la versione Rubicon  si distingue anche per la straordinaria versatilità proponendo l’unico camioncino cabriolet (con tre configurazioni per la guida scoperta: un soft top di facile utilizzo e due hard top), che può persino diventare completamente “open air” grazie alla possibilità di rimuovere agevolmente anche le portiere e ribaltare il parabrezza sul cofano.

Francesco Ippolito