Amici 20, Raffaele Renda annuncia il primo EP e intanto sogna Sanremo

Noi di Rumors.it abbiamo incontrato Raffaele Renda che, dopo la partecipazione ad Amici 20, è pronto per il lancio del suo primo progetto musicale

di Sara Radegonda | 9 Giugno 2021
Foto: Ufficio stampa

Rudy Zerbi lo ha tanto criticato mentre Arisa non ha mai smesso di lodare il suo talento. Raffaele Renda, protagonista dell’edizione di Amici appena conclusa, non si fa abbattere dalle critiche e si prepara all’uscita del suo primo EP. La sua presenza nel talent di Maria De Filippi non è passata inosservata, infatti, al serale lo abbiamo spesso visto al ballottaggio: un talento continuamente messo alla prova ma che non ha scoraggiato il giovane cantante.

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Anzi, proprio dalle critiche – alcune costruttive altre distruttive – ha saputo rimanere fedele a se stesso e alla sua musica, cogliendo ogni piccolo insegnamento prezioso. Un ragazzo che, pur rimanendo con i piedi per terra, punta in alto e non mette limiti alle sue ambizioni, sempre con quel pizzico di leggerezza.

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Raffaele Amici 2021: gli ambiziosi progetti per il futuro tra critiche e leggerezza

Tra i meravigliosi ricordi della scuola di Amici fino ai sogni più ambiziosi…noi di Rumors.it abbiamo incontrato Raffaele Renda.

Come è stato tornare alla normalità dopo l’esperienza totalizzante di Amici? E che cosa ti è mancato di più mentre eri all’interno del programma?

È stato molto strano perché siamo stati chiusi dentro una bolla per quasi sei mesi e uscire fuori nella vita normale – per quanto normale possa essere la situazione ora; quindi mi ci è voluto un attimo per riprendere le mie abitudini e le cose che facevo al di fuori del programma. Diciamo che ancora mi devo abituare. Sicuramente mi è mancata di più la mia famiglia perché sentirli così poco, in un contesto in cui hai costantemente bisogno di qualcuno che ti dia forza mentalmente e ricaricarti fisicamente, è stato difficile. Mi sono mancati loro e il mare perché, nonostante non sia amante della spiaggia in se, mi piace tanto andarci – magari la sera – e stare lì quando tutto è calmo e non c’è nessuno.

Nella Scuola di Amici in chi dei tuoi compagni hai trovato più supporto? Sei contento della vittoria di Giulia?

Devo dire che un po’ tutti i miei compagni sono stati fondamentali per il mio percorso. Ho trovato spesso conforto in Esa, Rosa, Riccardo, Martina… poi andando avanti nel programma siamo rimasti sempre meno quindi i legami si sono consolidati ancora di più. Ho tifato per Giulia dall’inizio, infatti ho sperato fino all’ultimo nella sua vittoria. Senza togliere nulla agli altri ragazzi, ma lei mi cattura ogni volta che balla ed è veramente un’artista molto preparata e una persona splendida da scoprire.

 

 

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Se dovessi scegliere una canzone con cui raccontare la tua esperienza al serale, quale sceglieresti? E quale esibizione porterai sempre nel cuore?

Inizio sottolineando che io al serale ho avuto il mio riscatto, rispetto al pomeridiano, perché ho avuto una luce diversa e la possibilità di esprimermi al meglio, sia per quanto riguarda le performance e le canzoni in generale sia a livello umano. “Il mondo prima di te” di Annalisa penso sia il brano che racchiude meglio tutta l’emozione del mio percorso. Ci sono due momenti indimenticabili all’interno del programma: il primo è stato durante un ballottaggio in cui hanno schierato il mio inedito “Il sole alle finestre”; in quel momento veramente ho raccontato al meglio quello che volevo dire il testo. Il secondo è stata l’esibizione in cui ho cantato “Tasto reset” con dietro la coreografia di Elena D’Amario; è stato magico perché lei è una ballerina grandiosa e poterla avere nel quadro della mia esibizione è stato un onore.

Il tuo essere introverso che effetto ha sulla tua musica? Ma soprattutto questa arte ti ha aiutato ad esternare emozioni che a parole magari non riuscivi a manifestare?

Penso di essere un ragazzo solare ma anche riflessivo e per alcuni aspetti molto introverso. In realtà questo mio aspetto mi ha sempre aiutato nella musica perché mi ha permesso di avere una visione tutta mia della musica e della vita. I miei genitori mi dicono sempre che camperò 100 anni perché mi faccio scivolare le cose addosso e penso che questo mio essere sia una cosa molto positiva. Comunque ho imparato che bisogna affrontare le situazioni anche nella musica con tanta leggerezza. Questo modo di essere mi ha anche permesso di passare sopra a molti commenti e critiche che nell’ultimo periodo mi vengono fatti sui social.

Foto: Ufficio stampa

Il palco di Amici arriva dopo quello di Sanremo Giovani, come mai hai scelto di cimentarti in un’esperienza di questo genere? E quale differenza hai trovato tra questi due palchi importanti?

Amici è sempre stato un sogno nel cassetto quindi ho provato per diversi anni i casting e non è mai andata bene. Però devo essere sincero: è stato molto meglio così perché ero ancora tanto acerbo in senso artistico e personale. Anche perché Amici non è proprio una passeggiata di salute, perciò non credo che avrei retto alcune logiche e situazioni. Sono felicissimo che sia successo quest’anno. Se Amici fosse arrivato qualche anno fa probabilmente mi sarei giocato male questa carta. Tra i due palchi c’è una differenza sostanziale: Amici è una vetrina che ti presenta al grande pubblico e dà la possibilità al pubblico di conoscere gli artisti per un periodo di tempo abbastanza lungo in modo da poterti affezionare sia al lato artistico sia personale; mentre un palco come quello di Sanremo non ti espone così a 360 gradi, ma evidenzia magari solo il lato artistico.

Arisa è stata la tua coach e colei che ha sempre scommesso sul tuo talento. Cosa pensi abbia visto lei in te? Ti piacerebbe condividere un progetto lavorativo con lei?

Non saprei cosa possa aver visto in me però so solo che le sarò eternamente grato per questo. Forse lei, essendo un’artista, sa cosa vuol dire fare tanta gavetta; inoltre abbiamo avuto modo di conoscerci tanto all’interno del programma, quindi sa cosa vuol dire arrivare dove si vuole con tanti sacrifici dietro. Penso che abbia anche riconosciuto le mie abilità canore. Tra noi è nata una bella amicizia e spero anche che prima o poi questa possa anche trasformarsi in un’occasione per creare qualcosa insieme. Lei si è più volte esposta in merito ad una possibile collaborazione, anche sui social, e io sono felicissimo di ciò, quindi spero che ci sia presto l’occasione di metterci al lavoro.

 

 

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Rudy Zerbi invece ti spesso criticato, le sue critiche sono state, per te, più costruttive o distruttive?

Per certi aspetti sono state costruttive, perché se non ci fosse stato lui a punzecchiarmi non avrei tirato fuori il meglio di me. Ogni tanto, però, si andava oltre il costruttivo e molto spesso le sue critiche non le ritenevo giuste o non vedevo margine di crescita nelle sue parole. Ero consapevole del fatto che non si possa piacere a tutti e, ad un certo punto del programma, ero entrato nell’ottica di non focalizzarmi su cosa potesse pensare lui o altre persone, quindi sorridevo e ci scherzavo su. Però molte cose mi hanno fatto crescere.

Su Instagram hai ben 261 mila followers, cosa scegli di condividere sui social visto il tuo carattere molto introverso?

Sono felicissimo perché ogni giorno mi arrivano messaggi d’affetto da chi apprezza la mia musica o la mia persona. Tutto questo mi fa molto piacere anche perché il bello della musica è proprio il suo potere di unire le persone. Non sono tanto social ed è una scelta che rispecchia molto il mio essere, infatti condivido il giusto (il minimo indispensabile) legato magari alla mia musica. Preferisco tenere la mia vita privata fuori dal mondo dei social perché ci tengo molto alla mia privacy. I social sono fin troppo mediatici quindi se sfugge qualcosa è la fine, perciò tante cose le tengo per me, anche se sono molto grato e felice del sostegno che quotidianamente ricevo. Con i miei fan mi piace confrontarmi e condividere pareri che riguardino la musica o meno, ma ci tengo comunque a mantenere un profilo basso.

Raffaele Renda Amici 20

Foto: Ufficio stampa

Quali sono i tuoi progetti per il futuro?

A breve uscirà il mio primo EP, non c’è ancora una data certa d’uscita però sarà prestissimo. Quest’estate, invece, partirò con qualche evento live – restrizioni permettendo – e non vedo l’ora perché penso che le esibizioni dal vivo siano la parte migliore di questo lavoro. Se mi dovessi spingere un po’ più in là vorrei realizzare qualche collaborazione con artisti e vorrei provare Sanremo.

Se potessi tornare indietro quale consiglio daresti al te di qualche anno fa?

Quando ho iniziato a fare seriamente questo lavoro mi sono sempre molto abbattuto per le porte in faccia ricevute, quindi mi direi di non abbattermi troppo. In realtà non so se consiglierei al me del passato di non commettere errori perché, alla fine, mi hanno condotto esattamente dove sono ora. Però, senza dubbi, direi al me stesso giovane di vivere con più leggerezza e di continuare per la mia strada.

Sara Radegonda

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