Venuto a mancare per problemi cardiaci il 2 novembre dello scorso anno, Gigi Proietti non è ancora stato tumulato nel cimitero del Verano. Le sue ceneri sono temporaneamente in Umbria, ancora in attesa di un posto nella necropoli romana. I problemi c’erano stati anche durante la cremazione: la sua bara rischiava di rimanere mesi accatastata in attesa della procedura, a causa del Covid.
Il grande attore riposerà al Verano insieme a molti artisti e colleghi illustri, come Vittorio De Sica, Nino Manfredi, Vittorio Gassman e Alberto Sordi. Molti hanno puntato il dito contro l’AMA, azienda municipale romana che gestisce anche i servizi cimiteriali, per l’incuria a cui è lasciato uno dei cimiteri più importanti della città. L’azienda ha risposto in una nota: “La scorsa settimana i familiari di Gigi Proietti hanno individuato e scelto la soluzione più idonea tra quelle visionate. La richiesta riguarda la concessione di un’area per una cappella da edificare nella parte nuova del cimitero Verano. Già da novembre tecnici e rappresentanti hanno effettuato una serie di sopralluoghi con i congiunti”.
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Nato a Roma il 2 novembre del 1940, Proietti aveva la passione della recitazione fin da giovane. Il suo vero e proprio debutto avviene nel 1966 nel film Le piacevoli notti nel ruolo di un maresciallo dei carabinieri, che ben 30 anni dopo avrebbe reinterpretato nella serie Rai Il maresciallo Rocca. Gli anni Settanta sono quelli del successo al cinema: l’attore è protagonista di pellicole come Meo Patacca e Febbre da Cavallo: dalle “mandrakate” alla scena del “whisky maschio”, questo è il suo ruolo più amato di sempre. Proietti ha sperimentato con successo anche il doppiaggio e la conduzione televisiva. Dal 2003 era direttore artistico del teatro shakespeariano Globe Theatre, nel cuore di Villa Borghese. A dicembre era tornato al cinema, nel ruolo di Mangiafuoco, in Pinocchio di Matteo Garrone.
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Gigi Proietti funerali: la salma ancora in attesa di tumulazione
Ai funerali dell’attore romano c’erano tutti i suoi amici e colleghi: Paola Cortellesi, Walter Veltroni, Marisa Laurito, Paolo Bonolis, Fiorello, Brignano. Quest’ultimo, commosso, ha detto: “Maestro mio è arrivato il momento del saluto. Se fossi stato bravo come te avrei composto un sonetto o una poesia… Eri, sei, un gigante con cui ci siamo dovuti confrontare. Sei stato anche il nostro riparo quando abbiamo avuto bisogno. Grazie Gigi, eri e sei pura luce. Non riesco a dire che non ci sarai più”. I funerali sono stati trasmessi su Rai1 in una Roma deserta per le norme anti Covid.
