Si allargano le proteste con la HFPA (Hollywood Foreign Press Association), l’associazione statunitense che si occupa dell’assegnazione dei Golden Globes, composta da 86 giornalisti. Il motivo del dissenso sarebbe la mancanza di diversità all’interno dell’associazione (in particolare, l’assenza di persone di colore).
Le reazioni sono state incontrollate: Tom Cruise ha restituito i suoi tre premi vinti nel 1990, 1997 e nel 2000. La NBC ha annunciato che nel 2022 non trasmetterà più i Golden Globes: “Riteniamo che la HFPA porterà avanti delle riforme interne. Tuttavia, cambiamenti di questa importanza richiedono impegno e tempo, dunque non trasmetteremo i Globes del 2022”, spiegano i vertici in una nota alla CNN Business.
La figlia di Tom Cruise e Katie Holmes paparazzata per le strade di New York| GUARDA
Foto: Ampas
Scarlett Johansson in rivolta contro i Golden Globes |LEGGI
Dopo essere stata accusata di costituire una ‘casta’ che non include al suo interno giornalisti neri, la HFPA ha adottato qualche giorno fa un piano in base al quale si impegna ad aumentare il numero dei reporter di colore del 50%, introducendo al tempo stesso restrizioni sui doni da parte degli studi e sui pagamenti che i membri hanno finora ricevuto per far parte dei suoi comitati nei prossimi 18 mesi. Tuttavia a molte star del cinema e ai vertici di Netflix e Amazon la situazione sembra inaccettabile, soprattutto dopo che le proteste del BLM, (il Black Lives Matter, letteralmente “le vite dei neri contano”, è un movimento attivista internazionale, originato all’interno della comunità afroamericana) hanno sensibilizzato tutto il mondo sull’importanza della diversità nei luoghi di lavoro e non solo.
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Anche Scarlett Johansson ha criticato l’associazione e i suoi membri, e ha incitato al boicottaggio degli eventi: “In passato, durante le conferenze, mi è capitato di dover affrontare commenti sessisti e domande da parte di alcuni membri della HFPA che erano al limite della molestia sessuale. Per questo, per molti anni, mi sono rifiutata di partecipare alle loro conferenze. Finché non ci sarà un cambiamento totale dell’associazione, dovremmo allontanarci dalla HFPA e supportarci fra di noi in quanto membri industria cinematografica”.
Foto: Ampas
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