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Renault 5 Prototype, uno sguardo che seduce

Un design che sorprende per la Renault 5 Prototype che anticipa la nuova versione di un’auto entrata nella leggenda Tanto si è scritto sulla Renault 5 Prototype che, svelata lo scorso 14 Gennaio, preannuncia il futuro modello elettrico erede della R5. Bisogna dire che i suoi designer hanno reinterpretato con brio lo stile originale della […]

di Francesco Ippolito | 11 Febbraio 2021

Un design che sorprende per la Renault 5 Prototype che anticipa la nuova versione di un’auto entrata nella leggenda

Tanto si è scritto sulla Renault 5 Prototype che, svelata lo scorso 14 Gennaio, preannuncia il futuro modello elettrico erede della R5. Bisogna dire che i suoi designer hanno reinterpretato con brio lo stile originale della versione del 1972. Senza ricadere nel retrò, il prototipo vanta il DNA immediatamente riconoscibile dell’antenata supercult. Dal cuore del Technocentre, il sito dove vengono sviluppati i concept e i modelli del Gruppo Renault, Nicolas Jardin svela la genesi del progetto: «Per il lavoro sul prototipo non ci è stato dato un tema libero. Si è trattato di un lavoro di rivisitazione dell’oggetto R5 e della sua proiezione nel futuro, per renderlo un oggetto moderno».

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Per ridisegnare quei fari maliziosi e le luci diurne, «siamo partiti dalle linee, dagli angoli e dai raggi delle modanature del frontale della R5 originaria. Poi, con lo sviluppo dei vari bozzetti, i fari sono diventati completamente diversi a livello di proporzioni e di design». Nella versione finale, lavorata nel minimo dettaglio e molto cesellata, gli occhi sono ridenti e leggermente socchiusi. Invece, le luci diurne, che hanno una forma rettangolare verso il basso e ricordano i fendinebbia supplementari del passato, si inseriscono in un parafango in tinta carrozzeria, come agli esordi. «Il trattamento cristallino e tridimensionale e il taglio molto preciso ricordano il taglio laser e rimandano ai mondi dell’aerodinamica e dell’aeronautica.»

Tecnologia ed espressività

Ricordiamo, infine, che è grazie all’introduzione di procedimenti ultramoderni che è stato possibile reinventare lo sguardo iconico della R5. Soprattutto la tecnologia LED a matrice, che consente di integrare il movimento programmando animazioni per far vivere i fari. Un esempio eloquente è la sequenza di benvenuto. Il nuovo logo del veicolo si illumina e avvia un’animazione che si estende fino alla calandra. Poi i fari prendono vita come se il veicolo sbattesse le palpebre.

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Come non farsi conquistare da un’auto che ammicca?! «Grazie alla tecnologia a matrice e alle animazioni della sequenza di benvenuto, abbiamo potuto ricreare l’espressione vivace e sbarazzina dello sguardo dell’auto delle origini.
Quindi, sia per il design che per la tecnologia, i fari di Renault 5 Prototype non hanno più molto a che fare con quelli della R5 dei vecchi tempi… almeno su carta. Eppure, quello sguardo è inconfondibile.

La scommessa è stata vinta! « Per essere la degna erede della R5, era necessario che l’auto diventasse espressiva e piena di vita. Siamo riusciti nell’impresa con questo prototipo, vero e proprio oggetto di design moderno, incarnazione della gioia di vivere tipica di Renault», ha concluso Nicolas Jardin.

Francesco Ippolito