Miriam Leone si sfoga su Instagram: in un post racconta la tragedia
L’attrice propone ai suoi fan una riflessione sul razzismo e la discriminazione
La tragedia di George Floyd, il 46enne di Minneapolis ucciso soffocato dalla polizia americana mentre era ammanettato, indifeso, sdraiato sull’asfalto, ha scosso profondamente l’oninione pubblica statunitense ma ha avuto grandissima risonanza anche nel resto del mondo. Anche qui in Italia alcuni artisti si sono espressi sulla vicenda, tra questi anche Miriam Leone, che ha deciso di dedicare un intero post di commento e protesta rispetto ai fatti accaduti.
Lo ha fatto in modo triste, rispettoso ma anche con un pizzico di rabbia pubblicando una foto semplice e d’impatto che riporta proprio le parole di George Floyd, le ultime parole che ha pronunciato, chiedendo pietà ai poliziotti e aiuto ai passanti, che hanno filmato l’accaduto, pubblicandolo poi su Internet. “I can’t breathe”, “Non riesco a respirare” gridava Floyd, nella speranza che la stretta del poliziotto si allentasse. Lo ha gridato fino a perdere i sensi e, poi, la vita.
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Foto: Rumors.it
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L’appello di Miriam su Instagram è al tempo stesso un grido di dolore, un appello, uno sfogo carico di rabbia per l’ingustizia perpetrata. Il gesto ha accolto l’approvazione sostenuta dei fan e il post ha raggiunto in poche ore i 50 mila like. Centinaia anche i commenti al post dell’ex Miss Italia tra i quali anche quello di Elena Sofia Ricci che ha scritto: “Che vergogna” accompagnato da cuori e mani giunte in preghiera.
Miriam Leone Instagram: il messaggio con le parole dell’attrice
L’attrice ha scritto: “Ci penso da stamattina. In memoria di George Floyd, ucciso davanti agli occhi del mondo da un ginocchio a togliergli il respiro per sempre e da delle mani in tasca… E non ci riesco a tenere le mie di mani in tasca e fare finta di niente, nessuno di noi dovrebbe farlo. Questa storia tocca ognuno di noi e dobbiamo fermarci un momento, un respiro, a sentire quanto sia assurdo discriminare qualcuno diverso da noi, perché tutti siamo diversi e tutti siamo la stessa cosa… Umani…”
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http://www.instagram.com/p/CAst3pjn02q/
E ancora continua: Nessuno può pensare di avere l’autorità di togliere il respiro per sempre a un suo simile. Non esiste motivo valido al mondo. Fermiamoci un secondo e dedichiamo un nostro respiro a George Floyd, a tutti coloro che hanno subito la violenza insensata della cattiveria (dis)umana di chi si credeva migliore.
“Perché mai e poi mai ci si possa assuefare alla cattiveria, fermiamoci un respiro. Vi lascio con una citazione di Martin Luther King: ‘Dovremo continuamente elevarci alle maestose vette di chi risponde alla forza fisica con la forza dell’anima’. E ancora un respiro”. Un messaggio pulito, netto, deciso, che invita a riflettere su quanto ancora, purtoppo, la discriminazione nella nostra società non sia stata ancora messa da parte.