Brad Pitt in ginocchio da Jennifer Aniston dopo 12 anni
L’attore chiede scusa all’ex moglie
Sono serviti 12 lunghi anni, ma alla fine ce l’ha fatta. Brad Pitt, divo americano e sex symbol internazionale, ha chiesto ufficialmente scusa alla sua ex moglie Jennifer Aniston “per tutte le volte che le ha spezzato il cuore”, come riporta il settimanale statunitense Life & Style.
Per i pochissimi che non lo sanno ricordiamo che Pitt e la Aniston sono stati sposati per cinque anni, dal 2000 al 2005, dopo tre anni di frequentazione. Dopo il divorzio l’attore ha iniziato a vedersi con un’ altra bellissima di Hollywood: quell’Angelina Jolie con la quale formerà una delle coppie più invidiate.
Brad Pitt: “Fandonie su di me. Non ho mai tentato di suicidarmi |LEGGI
E’ stata talmente forte la loro unione che dalla stampa viene creato il marchio Brangelina ad indicare una relazione potente e inossidabile. La coppia ha avuto sei figli, tra adottati e naturali, e la loro vita viene pubblicata sui rotocalchi di tutto il mondo fino alla brusca separazione nel 2016.
Brad Pitt fa mea culpa: “E’ vero, bevevo troppo. Ora basta |LEGGI
A questo punto Brad Pitt ricorre all’analisi per scandagliare meglio il suo passato e confessa anche qualche brutto vizio: “Bevevo troppo e nell’ultimo anno la situazione era diventata insopportabile. Ora però non tocco più un goccio, bevo solo succo di mirtilli e acqua gasata”.
Angelina Jolie, per il dopo Brad Pitt spunta un misterioso uomo di Londra |LEGGI
Dopo essersi accorto dei suoi errori ne ha subito approfittato per chiarire alcuni aspetti della sua vita sentimentale e sono arrivate le scuse all’ ex consorte che ha apprezzato e ha risposto di accettare le sue parole, dicendogli che ciò che conta, dopo tanti anni, è di guardare al futuro.
Si esclude ogni ritorno di fiamma come lei ha chiarito con forza: “Non mi interessa più della vita sentimentale di Brad”. La Aniston ora è felice accanto a suo marito, l’attore Justin Theroux, sta costruendo un solido rapporto di stima reciproca con il suo storico ex.
Ruggero Biamonti