Gigi D’Alessio: chiesto rinvio a giudizio per evasione fiscale
Il cantante avrebbe evaso 1,7 milioni. Lui si difende
Dopo Fabrizio Corona a processo per intestazione fittizia di beni, frode fiscale e violazione delle norme patrimoniali sulle misure di prevenzione, un altro personaggio pubblico molto amato e con tanti fan potrebbe avere dei guai giudiziari.
Per Gigi D’Alessio è stato infatti chiesto il rinvio a giudizio dal P.M. Francesco Saverio Musolino con l’accusa di avere evaso 1,7 milioni di euro di tasse, aiutato da altre tre persone “attraverso un complesso meccanismo di scatole cinesi, ma anche di episodi grotteschi (si riferisce alla simulazione del furto di una Mini dove erano contenuti libri contabili ndr)”.
Non c’è pace per il cantante neomelodico, orgoglio dei napoletani, che ha da poco festeggiato i cinquant’anni ed è reduce da un Festival di Sanremo non certo esaltante. Ci ricordiamo tutti del suo commento poco composto dopo l’eliminazione. “Sapete chi ci è rimasto male? Sto cxxxo” aveva chiosato l’artista.
E con la stessa grinta D’Alessio prende subito posizione su questo guaio giudiziario affermando: “Da sempre il mio unico impegno è per la musica e, da oltre vent’anni, mi affianca uno staff di esperti professionisti (avvocati, commercialisti, etc.), che mi seguono in tutto e per tutto. Non vi è, infatti, alcuna sentenza, neanche di primo grado, che mi abbia ritenuto responsabile di fatti di evasione e non ho alcuna condanna al pagamento di qualsivoglia imposta, per il che nulla devo al fisco”.
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Continua negando ogni addebito a suo carico “Sono anzi in attesa di una decisione di una Commissione Tributaria, che consentirà di fare piena luce su quanto addebitatomi e quando sarò, a seguito della richiesta formulata dal pm di Roma Musolino, innanzi ad un Giudice per le Indagini Preliminari, sono certo di poter chiarire la vicenda, dimostrando la insussistenza dell’accusa formulata nei miei confronti”.
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La notizia è stata riportata dal Corriere della Sera che precisa che il reato in questione è di occultamento o distruzione di documenti contabili riconducibili a una delle società incaricate di curare la sua immagine.
Ruggero Biamonti