Kim Kardashian: “Durante la rapina a Parigi pensavo mi violentassero”
Per la prima volta parla della rapina da 9 milioni di $
Lo scorso autunno, in occasione della Paris Fashion Week, Kim Kardashian ha subito una rapina durante la notte mentre si trovava nella sua suite in un lussuoso residence della capitale francese. La Kardashian e il suo staff sono stati tenuti prigionieri da una banda di uomini armati e mascherati che le hanno rubato milioni di dollari di gioielli, tra cui un anello del valore di 4 milioni di dollari.
A gennaio è arrivata la conferma da parte della polizia francese che sono sotto indagine ben 17 sospettati. La banda che ha materialmente effettuato la rapina sarebbe stata composta da sei uomini in totale, di cui cinque ladri oltre al figlio di uno dei ladri che si sono travestiti da poliziotti e si sono fatti condurre fino alla suite della Kardashian.
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Due dei sospettati si sarebbero recati poi ad Anversa, in Belgio, città conosciuta come la capitale europea del diamante, pochi giorni dopo la rapina, forse per cercare di vendere la refurtiva. Non sarebbero stati ritrovati i gioielli del valore complessivo di 9 milioni di dollari.
Per la prima volta Kim Kardashian parla di quel fatidico giorno a Parigi e ammette che pensava che sarebbe stata violentata. Lo fa nella puntata che è andata in onda domenica del suo reality show “Al passo con i Kardashian”.
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Parlando con le sorelle Khloe e Kourtney davanti alle telecamere di E! Entertainment che manda in onda lo show ha detto che durante il furto, in cui è stata tenuta in ostaggio, pensava che sarebbe finita molto peggio: “Stanno per violentarmi, dicevo tra me, e mi stavo mentalmente preparando a quanto potesse accadere”.
Foto: PrPhotos
Kim ha raccontato che stava tornando dal club in cui aveva trascorso la serata, ma quando è entrata nella suite e non ha ricevuto risposta al suo “ciao” ha capito che qualcosa non andava. D’un tratto, ha visto che la porta della sua camera era aperta e c’erano degli uomini dentro: “Ho pensato di chiamare qualcuno in aiuto ma onestamente non sapevo che numero di emergenza fare in un Paese straniero, così ho chiamato il numero di una mia guardia del corpo, ma uno dei ladri mi ha strappato il telefono di mano e lo ha gettato sul letto”.
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Racconta ancora Kim: “Ho poi realizzato che nella suite c’era un uomo ammanettato, e si trattava del portiere dell’hotel che era trattenuto lì dai ladri ed è stato costretto a fare da interprete tra me e i criminali. Hanno chiesto dove fosse il mio anello di diamanti che avevo ricevuto per il fidanzamento e io gli ho detto: ‘E’ sul tavolo’. Poi mentre mi legavano ho chiesto al concierge: ‘Ci uccideranno? Moriremo?’. Piangevo e gli dicevo: ‘Gli dica loro che ho dei bambini’”.
Quando i ladri hanno applicato sulla bocca della Kardashian del nastro adesivo e per farlo l’hanno messa sopra al letto puntandole la pistola ha pensato: “Bene, questo è il momento in cui stanno per violentarmi” e poi ha avuto il dubbio che le stessero per sparare in testa: “Mi stavo immaginando mia sorella Kourtney quando tornando alla suite avrebbe trovato il mio corpo morto sul letto. Ero convinta che non sarei uscita viva da questa rapina. Invece inaspettatamente mi hanno scaraventata in bagno e chiusa dentro. E’ così che mi sono salvata la vita”.
Foto: MTV