Schiaparelli nella bufera per gli abiti con le teste di felino: arriva la difesa di PETA

L’ente benefico PETA, impegnato nella protezione dei diritti degli animali, interviene a favore della maison dopo la sfilata della discordia. Cerchiamo di capire i motivi di questa reazione sorprendente

di Redazione Rumors.it | 24 Gennaio 2023
Foto: Instagram @kyliejenner

Finita da poche ore, la sfilata haute couture di Schiaparelli ha sollevato una polemica di dimensioni immense sul web. Protagonisti della passerella sono stati gli abiti con le teste di felino, partendo da un leone fino ad arrivare ad un leopardo. Tre abiti che hanno voluto richiamare a pieno il tema della collezione primavera-estate 2023 “Inferno Couture“, riportando in auge le tre fiere dantesche. La maison ha ricevuto numerose critiche e si sono scatenate polemiche feroci sia da parte degli animalisti sia da parte di chi l’ha semplicemente ritenuta una scelta discutibile. 

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PETA Schiaparelli: l’associazione difende la maison

Sebbene sia stato specificato che le teste indossate da Kylie Jenner, Irina Shayk e Naomi Campbell fossero finte, in molti non hanno apprezzato queste opere d’arte. Ma a difendere la maison italiana ci ha pensato l’ente benefico per la tutela dei diritti degli animali, PETA (People for the Ethical Treatment of Animals, tradotto: persone per il trattamento etico degli animali). La presidentessa Ingrid Newkirk ha dichiarato: “L’aspetto di Kylie, Naomi e Irina celebra la bellezza degli animali selvatici e potrebbe essere una dichiarazione contro la caccia ai trofei, in cui leoni e lupi vengono fatti a pezzi per soddisfare l’egoismo umano“.

 

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“Incoraggiamo tutti a attenersi a design 100% cruelty-free che mettono in mostra l’ingegnosità umana e prevengono la sofferenza degli animali”, ha proseguito la Newkirk nell’intervista rilasciata a Page Six Style. Anche la modella Irina Shayk ha difeso la collezione ma soprattutto ha supportato “incredibili artisti che hanno lavorato instancabilmente con le loro mani, usando lana, seta e schiuma, per scolpire questo leone simbolo dell’orgoglio”. Nonostante ciò molti hanno definito l’ensemble come uno spettacolo spaventoso.

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Schiaparelli sfilata Parigi: la reazione del web

Ma non basta l’ente più importante al mondo per mettere un freno alle polemiche. “Scusa ma per me è un no. Che sia falso o meno, promuove la crudeltà sugli animali“, è uno dei commenti presenti sul profilo Instagram del brand. Ma Schiaparelli ci ha tenuto a precisare che le teste di animali realistiche erano un cenno all’Inferno di Dante, con ogni bestia che rappresentava un vizio diverso. L’unico punto su cui tutti concordiamo è che questa collezione ha letteralmente mandato tutti fuori di testa. E voi, da che parte state?

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