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La legge di Lidia Poët presto su Netflix: ecco la vera storia della prima avvocata italiana

È in arrivo sulla piattaforma streaming Netflix La legge di Lidia Poët, la serie televisiva sulla prima donna avvocato italiana: scopri la sua storia vera

di Redazione Rumors.it | 24 Gennaio 2023
Foto: Netflix Media Center

Per il prossimo 15 febbraio 2023, è prevista l’uscita del nuovo titolo La legge di Lidia Poët sulla piattaforma streaming Netflix. La serie, composta da 6 episodi, è stata prodotta da Matteo Rovere con la produzione Groenlandia ed è stata creata da Guido Iuculano e Davide Orsini. La serie vede Matilda De Angelis nei panni della prima donna in Italia ad entrare nell’Ordine degli Avvocati. È stata diretta da Matteo Rovere e Letizia Lamartire e scritta da Guido Iuculano, Davide Orsini, Elisa Dondi, Daniela Gambaro e Paolo Piccirillo.

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La legge di Lidia Poët storia Netflix: la trama

Prima di lei, solo gli uomini potevano esercitare l’avvocatura. “L’avvocheria è un ufficio esercibile soltanto da maschi e nel quale non devono punto immischiarsi le femmine“, così sentenziarono i giudici della Corte d’Appello di Torino in merito all’iscrizione all’albo di Lidia Poët. Nell’anno 1883 giunse la richiesta di una giovane e tenace donna, che aveva conseguito a pieni voti la laurea in giurisprudenza. Fu la prima donna in Italia a laurearsi in Legge: superò brillantemente il praticantato, ma fu respinta dall’Ordine e la sua richiesta di iscrizione all’albo cancellata.

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Insomma, Lidia, che all’epoca non aveva ancora trent’anni e sognava la carriera forense, doveva rinunciare al suo sogno. A poco serviva una solida preparazione e l’essere sorella di uno dei più importanti avvocati del Piemonte. Tutto questo perché: “nella razza umana, esistono diversità e disuguaglianze naturali”. Così affermava la legge, che aggiungeva inoltre: “Le condizioni nelle quali essa può trovarsi per natura le potrebbero impedire di sopportare enormi carichi di lavoro”. Ci si riferiva alle mestruazioni, che secondo le convinzioni dell’epoca ostacolava il lavoro intellettuale.

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Lidia Poët serie tv: il sogno di Lidia diventa realtà all’età di 65 anni

Finalmente, alla fine della Prima Guerra Mondiale, durante la quale Lidia Poët prestò servizio come infermiera, la Legge Sacchi autorizzò le donne a entrare nei pubblici uffici, tranne che nella magistratura, nella politica e in tutti i ruoli militari. A 65 anni, Lidia realizzò finalmente il sogno della sua vita: diventare avvocato. Da quel giorno in poi, sempre più donne si sono avvicinate alla carriera forense, anche se il gender pay-gap resta, ancora oggi, l’ostacolo più grande da superare. Segno che le sua battaglia va ancora portata avanti.