È scontro a distanza nel mondo del rock italiano. Gianluca Grignani, intervistato da Il Messaggero, non si è fatto mancare nulla, dagli aneddoti del passato alle parole dure pronunciate nei confronti dei colleghi, Vasco Rossi su tutti, ma non solo. Una delle ultime polemiche che lo ha travolto è arrivata a febbraio, durante lo scorso Festival di Sanremo, quando ha calcato il palco dell’Ariston al fianco di Irama, nella serata delle cover.
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A tal proposito, ha spiegato: “Le critiche non mi hanno ferito, ci sono abituato. Ho letto tutto una settimana dopo. Hanno detto che ero gonfio: vero, avevo preso il cortisone per un abbassamento della voce. Alla fine si è parlato solo di me: è come se il Festival lo avessi vinto io. Per me non esistono regole quando si sale sul palco”.
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Chiusa la parentesi di Sanremo, le domande de Il Messaggero si sono spostate sugli scontri con i suoi colleghi. Nel 1995 ad esempio, durante il Festivalbar, Grignani si scontrò con Fiorello, in gara con il remix di Un mondo d’amore. A oltre vent’anni di distanza il cantautore è tornato sull’episodio, svelando: “Arrivai sul palco già nervoso. Fiorello nel backstage mi aveva provocato, dicendomi cose che non posso riferire. Corsi sul palco. Mi introdussero dicendo le solite sciocchezze. Io volevo cantare e avevo chiesto di poterlo fare dal vivo. Avevo preparato un’esibizione particolare. Scoprii invece che c’era il playback. Mi infuriai”.
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Infine il discorso è arrivato a Vasco Rossi, nemico-amico di Grignani. Alla domanda: “Vasco l’ha omaggiata durante i suoi concerti citando L’aiuola su Ti taglio la gola: ha apprezzato?”, lui ha risposto: “Certo. Siamo simili: c’è una base di ribellione comune. E poi ci piace ad entrambi godere tantissimo”. Poi la stoccata: “Ha un bonus. E poi è furbo: cita L’aiuola nella sua canzone proprio per eludere le polemiche. Ha usato me per non essere messo alla gogna. Chi lo conosce bene dice che è un serpente ammaliatore“.
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