Il Festival di Sanremo 2023 non è neanche iniziato e già si ritrova a dover fare i conti non solo con le polemiche, ma soprattutto con un’indagine. Proprio durante le feste, infatti, al direttore artistico della kermesse Amadeus è arrivato un regalo di Natale, di cui certamente non avrebbe avuto bisogno: la cantante Madame, in gara tra i big del Festival, è stata accusata di aver fatto fare certificazioni di vaccini false allo scopo di ottenere il Green Pass. E se il Covid pensavamo fosse – più o meno – un ricordo lontano, ora ritorna in pompa magna a creare scompiglio.
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Madame Sanremo Amadeus e il Vaccini Gate: “C’è un’indagine in corso”
In merito a quello che ormai viene catalogato come Vaccini Gate, si è pronunciato anche lo stesso Amadeus, il quale ha cercato di calmare la tempesta di polemiche con un briciolo di obiettività: “In questo momento dare un giudizio con il panettone in bocca su una cosa così seria, mi pare poco serio – ha detto intervenendo in una trasmissione radiofonica -. C’è un’indagine in corso e si è innocenti finché non si viene dichiarati colpevoli. Ad oggi Madame è in gara a Sanremo, poi vediamo cosa accade da qui al festival. Sarebbe un vero peccato che il pubblico non possa ascoltare il suo brano” ha dichiarato il direttore artistico. Parole che, seppur oggettive, non convincono del tutto e soprattutto alzano un’ombra ideologica – dalla portata decisamente pericolosa – sul Festival di Sanremo 2023.
Madame – Foto: Mattia Guolo
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Madame no vax e l’accusa di falso ideologico: sarà esclusa da Sanremo?
Dopo le accuse per cui avrebbe ottenuto il Green Pass grazie a falsi certificati di vaccinazione Covid fatti dalla dottoressa Daniela Grillone Tecioiu, Madame avrebbe messo a rischio la sua partecipazione al Festival di Sanremo 2023…oppure no. Se l’accusa fosse di falso ideologico, infatti, l’esclusione non sarebbe automatica dal momento che la cantante veneta, non essendo sotto contratto con la Rai, non rientrerebbe nel codice etico della televisione pubblica. Ma, qualora le accuse dovessero essere formalizzate, la sua partecipazione al Festival metterebbe a rischio l’intero evento, il quale sarebbe – giustamente – condannato a soccombere sotto il peso delle polemiche. Un lusso che il Festival non si potrebbe proprio permettere.
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