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Will dal successo mediatico alla finale di Sanremo Giovani: “La vivrò come non ho vissuto X Factor”

Will, ad un passo dalla finale di Sanremo Giovani, si è raccontato a noi in tutta la sua sincerità e semplicità: dal primo esordio a X Factor fino al successo mediatico

di Eleonora Galli | 7 Dicembre 2022
Foto: Ufficio Stampa

Will, al secolo William Busetti, è uno dei dodici finalisti di Sanremo Giovani che il 16 dicembre si esibiranno per conquistarsi un posto sul palco dell’Ariston tra i Big che parteciperanno alla 73esima edizione del Festival di Sanremo. Il giovanissimo e talentuoso cantante veneto nato sul palco di X Factor e divenuto famoso grazie al brano Estate da milioni di stream, ad oggi si può considerare un fenomeno pop della generazione Z capace di parlare ai giovani con semplicità e sincerità.

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Il cantante si è presentato alle selezioni di Sanremo Giovani con un toccante brano dal titolo Le cose più importanti che ha conquistato il web e non solo. Con un tour di successo appena concluso e il Festival di Sanremo ad un passo, Will si è raccontato ai nostri microfoni dagli esordi alle sue influenze musicali, fino ad arrivare a svelarci anche dei suoi progetti futuri. Per scoprirne di più leggi la nostra intervista!

Foto: Ufficio stampa

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Will Sanremo Giovani: l’intervista al giovane cantante di Estate

Da ragazzo di provincia, a Sanremo Giovani: oggi sei uno dei dodici finalisti. Ti saresti mai aspettato tutto questo un anno fa?

Assolutamente no, è stato un viaggio super rapido e una cosa ha sempre portato ad un’altra in maniera sempre più veloce. È stato un bel per percorso con le giuste tappe: siamo sempre stati bravi a mantenere i giusti ritmi senza correre. Ora siamo qui, abbiamo la possibilità di arrivare al palco più importante d’Italia ed è un onore e una sfida. Ma è una di quelle sfide che mi piacciono, che mi tengono attivo: non vedo l’ora.

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Il brano che hai presentato alle selezioni Le cose più importanti parla di un sofferto distacco. Ma ad oggi quali consideri “le cose più importanti”?

Le cose più importanti parla di un distacco, ma mi piacerebbe potesse rappresentare qualsiasi tipo di distacco: quando ti manca una persona potrebbe essere per qualsiasi motivo, anche non amoroso. Io l’ho scritta per una situazione precisa, ma non la dirò perché vorrei che ognuno ci vedesse quello che vuole. Però mi baso sempre sulla sincerità: io sono quello che traspare dalla mia musica e ne vado molto fiero; cercherò di portare questo anche sul palco. Secondo me, la gente si rivede in quello che tu fai, è il bello della musica! La cosa più importante al momento per me è la sincerità, sentirsi bene essendo semplicemente noi stessi.

Dopo la tua partecipazione ad X Factor è arrivato il successo mediatico con la condivisione del tuo singolo Estate sul social TikTok, che è stato a tutti gli effetti il tuo trampolino di lancio. Trovi che i social abbiano un potere più forte rispetto ad un percorso tradizionale di approdare nel mondo della musica?

Secondo me i social sono il nuovo percorso tradizionale. Sono un mezzo talmente potente che non si può ignorare anche se, quando è partita Estate, io non avevo TikTok quindi non sono stato io a far partire il trend, ma altri video. A me piace questo lato dei social: comunicare quello sai fare e la tua arte è davvero bello e spero che possa continuare negli anni. Poi ci sono dei lati negativi…Secondo me non esistono più percorsi tradizionali: ognuno fa quello che deve fare per farsi ascoltare da più persone possibili e coglie le opportunità nel modo migliore possibile. Per esempio Sanremo è un’occasione per me, come lo è stato X Factor, come qualsiasi palco televisivo lo è per un artista che fa pop, come potrebbe esserlo TikTok o Instagram. L’unica differenza che vedo è quando si affronta un’esperienza di un talent show dall’inizio alla fine e quello che si fa fuori; questa è l’unica differenza netta che trovo tra i vari artisti.

Continuerai ad utilizzare TikTok e gli altri social per promuovere la tua immagine o lo vedrai solamente come un supporto a tutto il resto? 

Non sono bravo a promuovere la mia immagine, anzi…(ride). Non sono ferrato sui social però cerco di pubblicare la mia musica e quello che mi piace fare. Alla gente non serve sapere molto altro se non la mia musica che mi raconta abbastanza bene, però innegabilmente sono importanti e mi impegnerò di più. Speriamo di fare passi avanti in questa nuova carriera per arrivare a comunicare sempre meno con i social e sempre di più con la musica. Sarebbe un’inversione di tendenza interessante, vedremo.

Hai consiglio da dare ai giovani artisti che hanno difficoltà ad affermarsi nel panorama musicale?

Il consiglio è quello di continuare a farlo in maniera sincera e di farlo più per noi come artisti che per chi ci ascolta. So che è difficile, ma se ti senti bene con quello che fai, sicuramente a qualcuno piacerai. Io sono di questo avviso. Poi consiglio di continuare a spingere: cogliere ogni opportunità importante. I social sono fortuna perché funzionano ad algoritmi, ma bisogna anche andare a cercarla la fortuna pubblicando sempre dei contenuti originali senza scopiazzare in giro, cosa non facile al momento. Quindi il mio unico consiglio è quello di continuare a fare quello che piace senza cercare di cambiare per un pubblico.

E se dovessi dare un consiglio al Will che è salito per la prima volta su un palco di portata nazionale come quello di X Factor?

Io sono contento di come è andata quell’esperienza anche se non è stato proprio perfetto, possiamo dirlo, però è stato come tuffarsi nell’acqua fredda; è stato capire come funziona questo mondo. La prima volta ero davvero inesperto, infatti era la prima volta che cantavo. Al Will di allora direi di avere meno ansia e di divertirsi, perché queste opportunità non capitano molte volte nella vita, ma è facile dirlo ora.

Si è appena concluso il tuo primo tour, esiste un ricordo che ti ha segnato di questa esperienza? 

Sì, c’è stato un bellissimo momento. Era la data di Milano ed è entrato per primo un ragazzo che mi ha confessato che durante l’anno aveva avuto dei problemi fisici e che la mia musica lo aveva aiutato. Questo è stato un momento molto importante perché è stata la primissima volta che una persona “vera” mi ha detto una cosa del genere e non mi ha scritto un messaggio. Questa persona si vedeva che era in difficoltà a confessarmi questa cosa, ciò mi ha particolarmente toccato. In generale però vedere un sacco di gente ai live per me, che non sono una superstar, e soprattutto vedere l’affetto di così tante persone è stato magico; e mi è anche servito! Ora so per chi lo sto facendo: per me, ma anche per chi mi ascolta che sono delle persone vere che ascoltano la mia musica tutti i giorni. È stata un’esperienza che mi rimarrà per sempre, il primo tour non si dimentica facilmente. E speriamo di farne altri seicento!

Nei tuoi testi parli spesso di amore ed è evidente che è un tema che conosci bene: da dove viene l’ispirazione? 

Alla base di Le cose più importanti c’è un’esperienza in particolare, abbastanza triste che è talmente specifica che non vorrei raccontarla. Se dovessi dirla, la canzone cambierebbe di significato: è bello che si capisca e non si capisca, così ognuno ci può vedere ciò che vuole. In generale scrivo di cose vere, di ciò che capita a me, ma qualche volta è capitato di raccontare cose accadute a persone che mi stanno a cuore. Io leggo molti libri, guardo molti film, viaggio molto e  l’ispirazione viene da ovunque: qualsiasi cosa può farti venire un’idea. In particolare scrivo di mie esperienze e scrivo d’amore perché penso sia alla base di qualsiasi esperienza, non deve essere per forza l’amore per un partner ma l’amore in senso generico per qualsiasi cosa. Poi ho scritto anche di altro in cose non ancora uscite, ho variato molto in questo anno.

Se dovessi scegliere uno tra i tantissimi cantautori o cantautrici, a chi ti senti più affine? E se potessi, quale pregio o dote gli/le ruberesti? 

Ad oggi non ci sono più generi: ognuno fa della musica talmente particolare. Mi piace moltissimo la musica di Blanco perché la trovo sincera e non costruita, non complicata dalle metriche, è molto d’impatto. Tra i grandi cantautori del passato invece mi piacciono molto Dalla e Zucchero. Mi piacerebbe arrivare a quel punto, essere riconosciuto come una penna sarebbe un onore. Ma non mi sento affine ad uno in particolare perché ognuno è diverso. Se dovessi rubare loro una dote sarebbe la semplicità nella scrittura per dire cose complicate. Come loro anche De André scriveva cose molto complicate ed emozionanti in parole che usano tutti.

Come cantautore, qual è la tua aspirazione più grande?

Sarebbe incredibile arrivare a fare quel tipo di live da palazzetto o stadio, vedere quel tipo di aggregazione per te sotto il palco sarebbe un bel traguardo.

Per il momento sei concentrato solo sul 16 dicembre o stai già lavorando ad altri progetti?

Intanto ci concentriamo sul 16 dicembre e devo cercare di arrivare in forma, e non è banale, ma ce la faremo (ride). Stiamo lavorando un sacco e non prescindo dal risultato del 16: sarà una bellissima esperienza, andrà come andrà, tutti sono bravi e tutti possono passare come tutti possono essere eliminati. Cerco di vivermela come non ho vissuto X Factor, quindi molto serenamente perché saranno dei giorni incredibili. Io conosco qualcuno dei miei colleghi-avversari, quindi sarà davvero divertente, siamo ragazzi alla fine! Però, c’è un sacco di lavoro, un sacco di canzoni in futuro. Uscirà un nuovo disco, quando non lo so però c’è veramente tanta carne al fuoco. Non vedo l’ora di uscire con il nuovo album perché ci sono delle cose che le persone non si aspettano, dei lavori diversi dal punto di vista del genere e della scrittura. Ci abbiamo dato dentro in questi due anni anche se è uscito poco, ma noi abbiamo in cantiere parecchio.

Quindi hai una prospettiva florida del futuro

Speriamo florida, ma non c’è nulla di sicuro. Il 16 è semplicemente un crocevia: ti può dare un’occasione incredibile oppure può essere un’esperienza che ti segna; insomma è Sanremo Giovani! Almeno per uno come me che ha appena iniziato una cosa del genere può servire sicuramente. Io vado lì per giocarmi le mie carte come un vero sportivo poi vediamo come andrà. Sarà un inizio importante.

Sanremo Giovani 2023: quando si disputerà la finale?

La finale di Sanremo Giovani andrà in onda il 16 dicembre e decreterà i 6 cantanti esordienti che saliranno sul palco dell’Ariston insieme ai Big da martedì 7 febbraio a sabato 11 febbraio alla 73esima edizione del Festival di Sanremo. Insieme a Will che presenterà il singolo Le cose più importanti, si esibiranno anche Gianmaria con La città che odioGiuse The Lizia con Sincera, Maninni con Mille Porte, Mida con Maldite, Olly con L’anima balla, Sethu con Sottoterra, Shari con Sotto Voce. A questa lista di otto artisti, si aggiungono anche i quattro finalisti della selezione di Area Sanremo: Fiat 131 con Pupilleda Rende, Colla Zio con Asfalto, Noor con Tu Amelie e Romeo & Drill con Giorno di scuola.